Gli oltre 300 mila pellegrini arrivati a Santiago nel 2017 hanno sborsato circa 1.000 euro a testa, contando le spese di preparazione del viaggio, quelle durante e quelle relative al ritorno a casa. Soldi comunque spesi bene...
Camminare non è solo un’attività fisica o ludica, un passatempo o un modo di scoprire se stessi, uno strumento per stare bene e curare il proprio corpo. Camminare è anche – forse soprattutto – un modo per viaggiare, la nuova frontiera del turismo, lento e a 360 gradi. E, in questo caso, quindi, anche un grande business. Molte zone marginali della Penisola Iberica hanno trovato negli ultimi 10 anni il modo di trasformarsi in mete di turismo (anche di massa) grazie al successo del Cammino di Santiago. E, se è vero che i pellegrini sono turisti a impatto zero, è meno vero che il loro impatto economico non sia così rilevante: sicuramente la vita del viandante è incentrata sulla rinuncia al superfluo e la ricerca dell’essenziale, ma anche loro spendono. E non solo quando sono in cammino. Soprattutto sull’attrezzatura e la preparazione del viaggio i pellegrini non badano a spese.
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