La geolocalizzazione delle chiamate da telefono cellulare in Italia è ancora una chimera. Questo sarebbe uno dei motivi per i quali il ritrovamento del turista francese Simon Gautier, scomparso durante un trekking solitario in Cilento, è stato così complicato. Nemmeno l’ultima straziante chiamata del 27enne al 118 è servita: la cella agganciata copriva un’area troppo vasta.
Eppure, in altri Paesi europei, i soccorsi si muovono diversamente: c’è una tecnologia, la Advanced mobile location (Aml), che permette di individuare con precisione la posizione.
Tredici Stati in Europa hanno già adottato questa funzione: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Lituania, Moldavia, Paesi Bassi, Norvegia, Slovenia, Regno Unito. Fuori dal Vecchio continente invece: Stati Uniti, Messico, Nuova Zelanda, Emirati Arabi Uniti.
Visto che al momento in Italia non è stato attivato questo sistema, le indagini dei soccorsi per ritrovare Simon Gautier sono state circoscritte entro un’area di 143 chilometri quadrati, molto approssimativa dunque, compresa tra i territori di Policastro, Scario e Punta degli Infreschi, e ogni sforzo si è rivelato inutile.
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