I parchi nazionali americani chiudono a causa del Coronavirus. Ma invitano a rilassarsi ascoltando i suoni della natura registrati dagli scienziati. Canti di uccelli, richiami dei coyote, il rumore della pioggia e lo scrosciare delle cascate. Ecco dove trovare le playlist più belle
Ascoltare i suoni della natura distende la mente, rilassa. E porta lontano. Fuori, la primavera è timidamente iniziata e la natura ha cominciato a conquistare i suoi spazi. Ci vorrà ancora del tempo prima di poter tornare a regalarsi una camminata in un bosco. E ancora più, probabilmente, ci vorrà prima di poter tornare a organizzare un lungo viaggio nei parchi americani.
Anche le oasi protette degli Stati Uniti oggi chiudono le porte a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Ma c’è un modo per continuare a godere della loro bellezza, anche restando tra le quattro mura di casa, assicura in una nota Katherine Chesson, vice presidente nel National Park Foundation: l’ascolto.
Ascoltare i suoni della natura da casa è possibile, grazie alle registrazioni degli studiosi dei parchi nazionali americani. Da Yellowstone, arrivano ad esempio le cartoline audio (ph. Istock) |
Suoni della natura: dal canto degli uccelli al rumore di pioggia la playlist dei parchi Usa
Il National Park Service, l’ente che tutela i parchi nazionali americani, ha infatti pubblicato sul suo sito una Sound Gallery che raccoglie tutti i suoni della natura registrati negli anni dagli scienziati dei parchi per motivo di studio e ricerca. Il cinguettio degli uccelli, il richiamo dei coyote. Il ronzio dell’ape e il concerto delle cicale, proprio come in una notte d’estate. C’è lo scroscio di una cascata e l’improvviso rombo di un temporale. E poi il vento che soffia tra le fronde e i prati deserti, e giunge a noi come un canto lontano. Una volta messe le cuffie ci si sente trasportati altrove.
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