Nel 2015 Bianchi aveva scongiurato che venisse accorpato a quello del Po ottenendo il riconoscimento delle Aree protette
BOSIO (AL). Chi l’ha conosciuto e ha lavorato con lui, nei cinque anni in cui è stato presidente dell’allora Parco delle Capanne di Marcarolo, poi confluito sotto la sua guida nelle Aree protette dell’Appennino piemontese, lo descrive come un uomo di polso, che aveva messo nel suo modo di operare il carattere e la verve maturate negli anni da sindacalista della Cgil.
A piangere Dino Bianchi, morto per malattia a 68 anni, è una vasta porzione della parte meridionale della provincia, passando per Bosio, dove viveva ed era stato vice sindaco nella giunta di Stefano Persano, e San Cristoforo, il paese in cui era nato, figlio di falegnami.
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