L’impennata dei prezzi di carburante ed energia rischia di mettere in difficoltà le vacanze degli italiani per la terza estate consecutiva. Ma a salvare il portafogli (e anche l’ambiente) sono i viaggi zaino in spalla
Alberghi, trasporti, ristorazione e shopping. Sono i quattro pilastri su cui poggia l’industria turistica italiana che da sola, fa il 7% del prodotto interno lordo. Merito del paese più bello del Mondo e dei suoi abitanti, secondi a nessuno per spirito di accoglienza. Che non si sa come, hanno retto all’impatto distruttivo di due anni e mezzo di pandemia. E che ora, ancora prima di avviare la stagione della “ripartenza definitiva”, dai propri alberghi, autobus, ristoranti e negozi stanno decidendo se chiudere definitivamente o mettere mano a liquidità che non hanno per pagare bollette e carburante raddoppiati. “E’ la guerra, bellezza”. E sopisce le rinnovate speranze di viaggio degli italiani. Ma non tutto è perduto. Se la benzina costa troppo, l’energia rincara i prezzi dei biglietti di treni, navi e aerei, se anche il bed and breakfast rischia di costare come un albergo a cinque stelle, in vacanza ci si può sempre andare a piedi. Oppure pedalando. E facendo bene al portafogli, alla salute e all’ambiente.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento