sabato 12 marzo 2022

Emergenza PESTE SUINA: il turismo escursionistico e ambientale non va fermato

 

Mentre prosegue l’emergenza peste suina africana, la Regione Liguria “è al lavoro per introdurre deroghe alle restrizioni per le attività all’aria aperta nella zona stabilita come infetta” come annunciato dal vicepresidente della Regione Alessandro Piana.

Rimane però in vigore l’ordinanza emanata dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole, che impone uno stop a caccia, pesca, raccolta di funghi e tartufi, trekking, escursioni in mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali a rischio infezione nei 114 Comuni della ‘zona rossa’, 78 in Piemonte, tutti in provincia di Alessandria, 36 in Liguria, nelle province di Genova e Savona.

Per ora solo il comune di Mornese (AL) fa da apripista, rendendo di nuovo fruibile un sentiero nella zona infetta dalla Peste suina africana: il percorso verde che conduce alla Big Bench, la grande panchina installata in località Bricco Grosso. Gli escursionisti e i camminatori  non dovranno allontanarsi dal percorso e dovranno disinfettare le suole delle scarpe alla fine del percorso oppure sostituirle per disinfettarle a casa.

Il settore outdoor è messo letteralmente in ginocchio dalle normative, dopo le enormi difficoltà durante i periodi di lockdown nell’emergenza Covid: le Guide Ambientali Escursionistiche in quei comuni si vedono infatti costrette all’interruzione della loro attività per i prossimi sei mesi, fino a luglio 2022.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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