lunedì 30 novembre 2015
venerdì 27 novembre 2015
Marcia Globale per il Clima a Genova
Che cosa succederà all'evento?
Partecipa alla Marcia Globale per il Clima a Genova per manifestare a favore del 100% di energie pulite!- Alle 14:30 ci incontreremo davanti a Palazzo San Giorgio (Piazza Caricamento) per dare inizio alla Marcia; ci dirigeremo quindi verso Piazza De Ferrari, passando per Via San Lorenzo, e immortaleremo i partecipanti in una spettacolare foto-simbolo dell'evento.
- Alle 15:30 interverranno alcuni personaggi del mondo scientifico, ambientalista e delle associazioni in Piazza Matteotti, per un pomeriggio all'insegna dell'informazione consapevole.
- E tu, cosa puoi fare?
"Non incrociare le dita, porta un quadrifoglio!"
mercoledì 25 novembre 2015
Questo matrimonio non s’ha da fare
(Il nuovo racconto della montagna)
Il numero di settembre 2015 di Montagne360 si apre con un editoriale di Luca Calzolari che non possiamo non leggere con molta attenzione.
Il titolo del pezzo è Un nuovo storytelling per la montagna? e qui lo riporto integralmente.
Comprendo e condivido la necessità, espressa dall’autore, di giungere a una nuova comunicazione della montagna, a un nuovo racconto di essa, che sappia superare l’attuale mania del no limits spettacolarizzato (che Calzolari definisce giustamente una proposta turistica di consumo spicciolo di emozioni altrui) conciliandosi con l’escursionismo consapevole e il viaggio d’emozione.
Condivido la necessità del cambio dell’attuale percezione: non condivido il “tipo di dimostrazione” che Calzolari ne tenta. Dico che, per giungere al sospirato QVD (quanto volevasi dimostrare), i procedimenti logici di Calzolari sono viziati da un consistente “peccato originale”.
Il nuovo racconto della montagna
Il numero di settembre 2015 di Montagne360 si apre con un editoriale di Luca Calzolari che non possiamo non leggere con molta attenzione.
Il titolo del pezzo è Un nuovo storytelling per la montagna? e qui lo riporto integralmente.
Comprendo e condivido la necessità, espressa dall’autore, di giungere a una nuova comunicazione della montagna, a un nuovo racconto di essa, che sappia superare l’attuale mania del no limits spettacolarizzato (che Calzolari definisce giustamente una proposta turistica di consumo spicciolo di emozioni altrui) conciliandosi con l’escursionismo consapevole e il viaggio d’emozione.
Condivido la necessità del cambio dell’attuale percezione: non condivido il “tipo di dimostrazione” che Calzolari ne tenta. Dico che, per giungere al sospirato QVD (quanto volevasi dimostrare), i procedimenti logici di Calzolari sono viziati da un consistente “peccato originale”.

Su questo blog insisto da tempo contro l’anglicismo in ogni settore. Ci sono pochi casi in cui i termini inglesi non sono superflui. Nella maggioranza dei casi sono fuori luogo, ma si sposano perfettamente con la colonizzazione (sottile ma comunque violenta) dell’uso del linguaggio aziendalistico (e simili). Adattarsi al linguaggio e alla pratica di quello che io ritengo un vero e proprio nemico della cultura libertaria dell’alpinismo, alla fine vuole dire restarne avviluppati, il primo passo per restarne anche fregati.
Perché la rete sentieristica in questo momento è definita valore teorico di sviluppo? E perché questo valore (teorico o no) deve diventare asset strategico? Perché teorico? Forse i sentieri non esistono? E per l’asset strategico: il CAI spinge a che la gente viva emozioni quiete ma profonde o piuttosto desidera essere proprietario di un bel catalogo di prodotti e colluso ingenuamente con operatori turistici che sono mossi dalle più evidenti motivazioni commerciali?
Continua qui
Il numero di settembre 2015 di Montagne360 si apre con un editoriale di Luca Calzolari che non possiamo non leggere con molta attenzione.
Il titolo del pezzo è Un nuovo storytelling per la montagna? e qui lo riporto integralmente.
Comprendo e condivido la necessità, espressa dall’autore, di giungere a una nuova comunicazione della montagna, a un nuovo racconto di essa, che sappia superare l’attuale mania del no limits spettacolarizzato (che Calzolari definisce giustamente una proposta turistica di consumo spicciolo di emozioni altrui) conciliandosi con l’escursionismo consapevole e il viaggio d’emozione.
Condivido la necessità del cambio dell’attuale percezione: non condivido il “tipo di dimostrazione” che Calzolari ne tenta. Dico che, per giungere al sospirato QVD (quanto volevasi dimostrare), i procedimenti logici di Calzolari sono viziati da un consistente “peccato originale”.
Il nuovo racconto della montagna
Il numero di settembre 2015 di Montagne360 si apre con un editoriale di Luca Calzolari che non possiamo non leggere con molta attenzione.
Il titolo del pezzo è Un nuovo storytelling per la montagna? e qui lo riporto integralmente.
Comprendo e condivido la necessità, espressa dall’autore, di giungere a una nuova comunicazione della montagna, a un nuovo racconto di essa, che sappia superare l’attuale mania del no limits spettacolarizzato (che Calzolari definisce giustamente una proposta turistica di consumo spicciolo di emozioni altrui) conciliandosi con l’escursionismo consapevole e il viaggio d’emozione.
Condivido la necessità del cambio dell’attuale percezione: non condivido il “tipo di dimostrazione” che Calzolari ne tenta. Dico che, per giungere al sospirato QVD (quanto volevasi dimostrare), i procedimenti logici di Calzolari sono viziati da un consistente “peccato originale”.
Su questo blog insisto da tempo contro l’anglicismo in ogni settore. Ci sono pochi casi in cui i termini inglesi non sono superflui. Nella maggioranza dei casi sono fuori luogo, ma si sposano perfettamente con la colonizzazione (sottile ma comunque violenta) dell’uso del linguaggio aziendalistico (e simili). Adattarsi al linguaggio e alla pratica di quello che io ritengo un vero e proprio nemico della cultura libertaria dell’alpinismo, alla fine vuole dire restarne avviluppati, il primo passo per restarne anche fregati.
Perché la rete sentieristica in questo momento è definita valore teorico di sviluppo? E perché questo valore (teorico o no) deve diventare asset strategico? Perché teorico? Forse i sentieri non esistono? E per l’asset strategico: il CAI spinge a che la gente viva emozioni quiete ma profonde o piuttosto desidera essere proprietario di un bel catalogo di prodotti e colluso ingenuamente con operatori turistici che sono mossi dalle più evidenti motivazioni commerciali?
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lunedì 23 novembre 2015
sabato 21 novembre 2015
Chi cammina si allunga la vita
Lanciato un progetto governativo che prevede percorsi pedonali in 32
città italiane. “Italiani troppo sedentari anche a causa della crisi”
Percorsi pedonali in 32 città italiane per muoversi a piedi e rimanere
in salute. Si chiama «Città per camminare» ed è il primo progetto che
permette agli abitanti della Penisola di muoversi, praticamente a costo
zero, in centri urbani a misura d’uomo. L’obiettivo è rendere meno
sedentario l’italiano medio, visto che la crisi economica ha costretto
il 40% dei nostri connazionali all’inattività e che il 20% delle
famiglie, per lo stesso motivo, non riesce a iscrivere un figlio a
società sportive.
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Il 20% delle famiglie non riesce a iscrivere i figli ad attività sportive extra-scolastiche per mancanza di denaro |
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venerdì 20 novembre 2015
Marco e Gabriella scelgono la pace di un rifugio in montagna
Avevano lavori sicuri ma stressanti, mai abbastanza tempo per dedicarsi alla famiglia, per assaporare la vita nei suoi momenti, tutti importanti. Allora è arrivata la scelta: lasciarsi alle spalle la frenesia per scegliere la pace di un rifugio in montagna. Ecco la storia di Marco e Gabriella.
Marco D'Aliesio, 39 anni, insieme alla moglie Gabriella e ai loro 2
figli, hanno deciso di lasciare due lavori sicuri ma stressanti, che non
davano loro il tempo di dedicarsi alla famiglia, per prendere in
gestione un rifugio tra i monti liguri, quello di Pratorotondo.
La
peculiarità di questo posto è la vista aperta a 360 gradi, infatti da lì
è possibile non solo ammirare tutto l'arco alpino con le cime più
importanti (Monviso, Monte Rosa..) fino all'Appennino Tosco-Emiliano, ma
anche vedere il mare, il promontorio di Portofino, la Corsica, l'isola
d'Elba e la Capraia, e sono stati proprio questi panorami mozzafiato che
nel 2010 hanno portato Marco a dire basta.
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Sabato 21 novembre: l'Appennino si sale non si buca
Gita sociale del CAZ con escursione tra alcuni dei
luoghi più significativi della lotta No Tav contro il Terzo Valico in
Liguria: itinerario ad anello, con partenza da Cravasco, che conduce in
sequenza alle vette appenniniche del Monte Taccone e del Monte delle
Figne. Al ritorno si passa dai laghi del Gorzente, per poi
ricongiungersi alla via iniziale. I sentieri che salgono gli appennini
raccontano storie di Resistenza, nuova e antica, quella dei partigiani
di ieri e quella di chi oggi lotta per fermare il Terzo Valico. Dagghe
NO TAV!
ISOVERDE (207) - MONTE DELLE FIGNE (1172) Tempo di salita: ore 3 Tempo totale: ore 5.15
In caso di maltempo la gita si svolgerà il sabato successivo 28/11/21015
per maggiori info e partecipazione
caz.info@insiberia.net
http://www.escursioniliguria.it/schede_monti/m_tobbio_figne.htm
http://www.escursioniliguria.it/carte/carta_figne_isoverde.html
ISOVERDE (207) - MONTE DELLE FIGNE (1172) Tempo di salita: ore 3 Tempo totale: ore 5.15
In caso di maltempo la gita si svolgerà il sabato successivo 28/11/21015
per maggiori info e partecipazione
caz.info@insiberia.net
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giovedì 19 novembre 2015
Parco del Beigua diventa patrimonio dell’Unesco
Dopo il centro storico di Genova, Portovenere e le Cinque Terre anche il Parco del Beigua è stato riconosciuto dall’Unesco all’interno della lista dei geoparchi globali. Sono così tre i siti Unesco in Liguria.
Il riconoscimento è stato conferito a Parigi alla Conferenza generale che ha approvato la creazione di una nuova categoria di siti Unesco: i Geoparchi mondiali. Lista che comprende 120 geoparchi in 36 Paesi di cui 69 in Europa e 10 in Italia.
Il territorio del parco, situato nell’Appennino Ligure Occidentale, è compreso tra il Giovo Ligure (516 m s.l.m.) e il passo del Turchino (588 m s.l.m.). L’area è circoscritta da linee idrografiche importanti e ben segnalate: a Ovest il torrente Teiro con l’affluente Malacqua e il Rio del Giovo; A Nord il Rio del Foresto il torrente Orbarina e il torrente Orba; a Est il torrente Stura e il torrente Leiro; a Sud viene intesa come limite oroidrografico la linea costiera (Molinari, 1973; Panu, 1997).
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mercoledì 18 novembre 2015
Domenica 22 novembre: Melogno-Monte Carmo di Loano (SV)
martedì 17 novembre 2015
Sabato 21 novembre a Monleale (AL)
VI
ASPETTIAMO SABATO 21 NOVEMBRE ALLE ORE 20,45 PRESSO LA SALA COMUNALE DI
MONLEALE. PRESENTEREMO LE VARIE ATTIVITA' E LE 30 ESCURSIONI. CI SARA'
ANCHE LA POSSIBILITA' DI TESSERARSI PER L'ANNO 2016.
mercoledì 11 novembre 2015
Camminando si risolve
di
Michele Mauri
Affermava Pascal: “Notre nature est dans le muovement”.
L’uomo è un animale che ha bisogno di camminare. Per curare la solitudine e soddisfare il suo bisogno di crescita. Per aprire nuovi orizzonti. Camminare crea i presupposti psicologici ideali per una riflessione ponderata, accende le idee. Equilibra i due lobi del cervello in un’operazione quasi automatica.
L’uomo moderno, invece, ha quasi dimenticato come si cammina. E l’abbandono di questo gesto naturale, proprio dell’animo umano, lo spinge talvolta a crearsi viaggi alternativi. A me invece è sempre piaciuto camminare. Da un po’ di tempo amo molto anche correre: un modo di marciare un po’ più velocemente, senza tante velleità agonistiche. Che si tratti di camminare o correre per le strade trafficate, attraverso la campagna o su sentieri montani, in fondo ha poca importanza. È l’imperioso richiamo interiore del cammino che mi mette in moto. Passo dopo passo, meglio se con l’aiuto di bei paesaggi, ma anche e forse di più del silenzio, ci si avvicina a sé e alle proprie emozioni.
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Affermava Pascal: “Notre nature est dans le muovement”.
L’uomo è un animale che ha bisogno di camminare. Per curare la solitudine e soddisfare il suo bisogno di crescita. Per aprire nuovi orizzonti. Camminare crea i presupposti psicologici ideali per una riflessione ponderata, accende le idee. Equilibra i due lobi del cervello in un’operazione quasi automatica.
L’uomo moderno, invece, ha quasi dimenticato come si cammina. E l’abbandono di questo gesto naturale, proprio dell’animo umano, lo spinge talvolta a crearsi viaggi alternativi. A me invece è sempre piaciuto camminare. Da un po’ di tempo amo molto anche correre: un modo di marciare un po’ più velocemente, senza tante velleità agonistiche. Che si tratti di camminare o correre per le strade trafficate, attraverso la campagna o su sentieri montani, in fondo ha poca importanza. È l’imperioso richiamo interiore del cammino che mi mette in moto. Passo dopo passo, meglio se con l’aiuto di bei paesaggi, ma anche e forse di più del silenzio, ci si avvicina a sé e alle proprie emozioni.
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martedì 10 novembre 2015
Sabato 14 e domenica 15 novembre: Via della Costa: Sanremo - Imperia
In occasione del Giubileo l’Associazione My Trekking ripercorrerà in 12 tappe l’antica via di pellegrinaggio che univa Santiago di Compostela a Roma: la Via della Costa!
Ecco tutte le date
venerdì 6 novembre 2015
Giro del Mondo a piedi: l’italiano Mattia Miraglio e l’impresa dei 50 mila Km
E’ partito da Savigliano (CN) con un “carretto” contenente il minimo indispensabile per sopravvivere ad ogni latitudine. Mantiene una media di 30 km al giorno. Ora si è fermato in Nuova Zelanda. “Ma è solo una pausa per riorganizzarmi, ho finito i soldi”
“Le ragioni di una scelta simile non sono cosi semplici da raccontare come può sembrare. Più che essere una scelta, almeno inizialmente, è stata una necessità, nata dalla sensazione che uno ha di essere sempre fuori posto, alzarsi al mattino senza conoscerne bene il motivo. Credendo che vivere sia una cosa che ci è stata imposta, non considerandola davvero per quel che è in realtà: un regalo”. Così racconta Mattia Miraglio, 27 anni, protagonista di un’avventura davvero sensazionale. Il suo obiettivo è quello di compiere il giro del Mondo a piedi. Si è imposto di raggiungere i 50.000 chilometri che gli permetterebbero di ricoprire, camminando, la vastità della Terra. La decisione l’ha presa in un giorno preciso: il 13 Settembre 2013. Dopo aver fumato “l’ultima sigaretta, quella del condannato a vita, mi son detto: voglio fare il giro del Mondo a piedi”.
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“Le ragioni di una scelta simile non sono cosi semplici da raccontare come può sembrare. Più che essere una scelta, almeno inizialmente, è stata una necessità, nata dalla sensazione che uno ha di essere sempre fuori posto, alzarsi al mattino senza conoscerne bene il motivo. Credendo che vivere sia una cosa che ci è stata imposta, non considerandola davvero per quel che è in realtà: un regalo”. Così racconta Mattia Miraglio, 27 anni, protagonista di un’avventura davvero sensazionale. Il suo obiettivo è quello di compiere il giro del Mondo a piedi. Si è imposto di raggiungere i 50.000 chilometri che gli permetterebbero di ricoprire, camminando, la vastità della Terra. La decisione l’ha presa in un giorno preciso: il 13 Settembre 2013. Dopo aver fumato “l’ultima sigaretta, quella del condannato a vita, mi son detto: voglio fare il giro del Mondo a piedi”.
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martedì 3 novembre 2015
Prossimi appuntamenti con la Pietra Verde
ecco alcuni
incontri in programma con la nostra Associazione:
Giovedì 5 novembre,
per chi ne avesse la possibilità, effettueremo un'uscita che dal paesino di
Giarolo ci condurrà al Rifugio Escursionistico Piani di San Lorenzo. Occasione
bellissima per ammirare i colori dell'autunno in Appennino. Per chi volesse ci
sarà anche la possibilità di pranzare presso la struttura (prezzo €
13,00).
Domenica 8 novembre: Escursione sui rilievi di Recco, con spostamento in treno. Tutte le info su: www.lapietraverde.org
Domenica 15 e
22 novembre, saremo presenti alla Fiera Nazionale del Tartufo a San Sebastiano
Curone.
In questa occasione
presso la SOMS (salone asta tartufi), allestiremo uno Stand con il materiale
informativo sulle escursioni 2016 e la vendita di alcuni prodotti locali (farina
di mais, castagne e dolci tipici), per l'autofinanziamento
dell'Associazione.
Sabato 21 novembre,
presso la Sala Comunale di Monleale (AL), alle ore 20,45, presenteremo il
catalogo: Emozioni in Cammino - 30 escursioni eco-sportive per l'anno 2016.
Seguiranno videoproiezioni a cura di Pierluigi C., Stefano D.A. e rinfresco. Sarà anche l'occasione per tesserarsi per l'anno 2016, quest'anno la quota ha un costo di € 10,00 e da il diritto a partecipare a tutte le iniziative dell'Associazione, ad usufruire dei servizi del Circolo APS del Rifugio San Lorenzo, alla copertura assicurativa AIG e al servizio Istruttori.
Seguiranno videoproiezioni a cura di Pierluigi C., Stefano D.A. e rinfresco. Sarà anche l'occasione per tesserarsi per l'anno 2016, quest'anno la quota ha un costo di € 10,00 e da il diritto a partecipare a tutte le iniziative dell'Associazione, ad usufruire dei servizi del Circolo APS del Rifugio San Lorenzo, alla copertura assicurativa AIG e al servizio Istruttori.
Inoltre ricordiamo
che sono ancora disponibili gli ultimi posti per partecipare all'uscita del 12
dicembre ai Mercatini di Natale. trovate tutte le info su: Home
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Grazie per
l'attenzione, auguriamo un buon proseguimento di giornata.
La Pietra
Verde
lunedì 2 novembre 2015
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Immanuel Kant
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