sabato 31 dicembre 2016
giovedì 29 dicembre 2016
My Trekking
Passione, entusiasmo, amore per la natura: questi sono i valori che ci legano.
My Trekking è una associazione senza scopo di lucro che nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’escursionismo tra le persone comuni affinché possano godere della bellezza della natura anche senza essere professionisti della montagna od atleti.
Muoversi al ritmo lento dei nostri passi permette di vivere al meglio il territorio che attraversiamo cogliendone appieno bellezza e tradizioni.
Riteniamo il camminare un momento di armonia con noi stessi e la natura, un formidabile mezzo di socializzazione ed una occasione per promuovere i valori dell’ecologia e della solidarietà.
E’ una occasione che ci viene data, sta a noi coglierla.
… e poi ci divertiamo un mondo!
My Trekking ha sede a Genova e la Liguria, con i suoi meravigliosi paesaggi costieri, le sue valli nascoste e le sue montagne vista mare costituisce il suo naturale palcoscenico.
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My Trekking è una associazione senza scopo di lucro che nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’escursionismo tra le persone comuni affinché possano godere della bellezza della natura anche senza essere professionisti della montagna od atleti.
Muoversi al ritmo lento dei nostri passi permette di vivere al meglio il territorio che attraversiamo cogliendone appieno bellezza e tradizioni.
Riteniamo il camminare un momento di armonia con noi stessi e la natura, un formidabile mezzo di socializzazione ed una occasione per promuovere i valori dell’ecologia e della solidarietà.
E’ una occasione che ci viene data, sta a noi coglierla.
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Presepe di Manarola con Degustazione!
Date: gennaio 7
at 8:00 am (UTC+01:00)
Venue: Manarola, Cinque Terre -
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martedì 27 dicembre 2016
domenica 25 dicembre 2016
La traversata degli Appennini a piedi: 62 tappe e 2000 km in 33 giorni
Dalla Liguria alla Sicilia, un progetto finanziato dal Club alpino italiano che ha visto il reporter Gian Luca Gasca percorrere la dorsale appenninica
Un viaggio di 2.000 chilometri percorsi a piedi – e con i mezzi pubblici, dove necessario – in 33 giorni facendo 62 tappe. Motivo? Capire cosa fosse realmente l’Appennino, quali storie nascondesse e per promuovere il turismo lento, attento alla cultura e alle usanze dei luoghi e rispettoso dell’ambiente.
Sono queste le caratteristiche del progetto finanziato dal Cai (Club alpino italiano) di Gian Luca Gasca, viaggiatore, scrittore e appassionato ricercatore della storia e della cultura di montagna che, lo scorso autunno è partito dalla Bocchetta di Altare, un importante valico in provincia di Savona che, convenzionalmente, divide le Alpi dagli Appennini, segnalata da una stele, per arrivare fino a Cefalù (Palermo).
Il viaggio ha quindi interessato l’intero territorio appenninico, partendo dalla Liguria per terminare in Sicilia.
Gian Luca ha attraversato un territorio estremamente variegato, scoprendo quanto di meglio il nostro Paese possa offrire, proponendo una modalità di viaggio e di scoperta intelligente e sostenibile.
È passato da Bobbio, una cittadina di origine Romana in provincia di Piacenza, in Emilia-Romagna, dove si trova il primo tratto della Via degli Abati, meglio conosciuta come Via Francigena di montagna, un cammino che un tempo conduceva i pellegrini fino a Roma.
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sabato 24 dicembre 2016
venerdì 23 dicembre 2016
La guerra dei rifugi: il Cai Milano revoca il contratto ai gestori
Per le 15 strutture il presidente Minotti chiede progetti di rilancio. Immediata la polemica. La scrittrice Tenderini denuncia: «Li vogliono trasformare in alberghi»
L’immagine «romantica» del rifugio di montagna, spartano e senza confort, contro un’idea più «imprenditoriale» che vorrebbe, anche tra i sentieri in quota, una cucina stellata e progetti pensati per attrarre i turisti. Il Cai — lo storico Club Alpino Italiano — si divide sulle regole di gestione dei rifugi della Lombardia, un patrimonio di oltre 150 strutture disseminate sull’intero territorio sul quale è scoppiata una guerra tutta interna al mondo degli amanti delle vette.
La scintilla è stata la decisione del nuovo presidente del Cai Milano Massimo Minotti di revocare i contratti
con i gestori dei quindici rifugi di proprietà della sezione meneghina e
di chiedere nuovi progetti per ciascuna delle strutture. Immediata la
reazione polemica, soprattutto di alcuni tra i rifugisti storici. Un
esempio su tutti, quello del «Rosalba», nel Lecchese, da oltre due decenni affidato a Mauro Cariboni.
La decisione del Cai milanese ha addirittura portato
la scrittrice Mirella Tenderini ad aprire su facebook la pagina
«Salviamo i rifugi», che conta già oltre 300 iscritti e propone una
raccolta di documenti per chiedere l’intervento della direzione
nazionale del Club Alpino. «C’è la tendenza a vendere o trasformare i
rifugi in alberghi-ristoranti a scopo puramente venale, con conseguenze
gravi per i gestori che si trovano buttati fuori o messi comunque in
difficoltà — denuncia la scrittrice —. Le conseguenze sono gravissime
anche per i soci e non soci del Cai che quando vanno in un rifugio si
aspettano un rifugio e non un banale anonimo hotel».
Rete Sentieristica delle Terre del Giarolo
Settore 2 - Novi Ligure e Val Borbera
Settore dotato di una notevole quantità di percorsi segnalati che comprende le colline del Novese e le Valli Borbera e Spinti, dove sono situate alcune delle cime più importanti del nostro Appennino: il Monte Ebro (mt. 1700), il Chiappo (mt. 1700), il Cavalmurone (mt. 1670), il Carmo (mt. 1640) e l’Antola (mt. 1597).
Nelle pagine seguenti sono descritti alcuni sentieri della bassa Val Borbera, intorno all’area delle Strette di Pertuso e altri situati in alta valle, nella zona del massiccio del Monte Antola, ove è situato il Comprensorio Escursionistico dei “Villaggi di Pietra”; entrambe le aree sono riconosciute come S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) per la loro importanza dal punto di vista naturalistico.
Segnaletica a cura: Sezione CAI di Novi Ligure
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Nuovo sito della Rete Escursionistica
Guida Millepassi in pdf
lunedì 19 dicembre 2016
Il ghiaccio in montagna uccide ancora: due vittime sulle Alpi
Lo chiamano ghiaccio killer, perché uccide
senza pietà e in maniera seriale. Non dà scampo alle sue prede,
rivelandosi – una volta di più – una spietata trappola mortale. Di più:
in gergo viene chiamato “cemento armato”, un deposito di neve bagnata
che con l’abbassarsi delle temperature diventa durissimo, un pericolo
insormontabile anche per gli escursionisti più esperti. Impossibile non
scivolare. Impossibile fermare la corsa inerziale che travolge anche il
più scaltro degli alpinisti se il terreno è ripido. E allora, sembra sia
stata questa la probabile causa degli incidenti che in questa domenica
pre-natalizia hanno fatto due morti, uno in Alto Adige e l’altro in
Piemonte, dove da inizio dicembre le vittime del “ghiaccio killer” sono
state addirittura sette.
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giovedì 15 dicembre 2016
Attenzione, attenzione a tutti gli escursionisti...
Leggete per cortesia e condividete questo nostro invito, aiutandoci a fare informazione e prevenzione.
Le belle giornate, l'inversione termica e l'assenza di neve al suolo anche in alta quota favoriscono ancora le escursioni in montagna e l'outdoor, ma si deve prestare particolare attenzione ed usare la prudenza del caso, sapendo anche rinunciare alla meta prefissata.
In queste due settimane il Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale ha purtroppo registrato un aumento marcato degli interventi di soccorso a favore di persone cadute e scivolate a causa delle particolari condizioni del terreno. Molti i soggetti sono deceduti a causa di scivolate su ghiacco o neve ghiacciata (foto 3 e 4 intervento Soccorso Alpino del Piemonte), ma anche scivolate mortali avvenute su terreno erboso ghiacciato o addirittura su erba secca, resa altrettanto insidiosa dalla brina.
Fate, quindi, attenzione a verificare con precisione le condizioni meteo e le temperature previste (es. zero termico a quota ....), consultando i bollettini a valenza regionale e/o locale. Pianificate con estrema cura la gita ponendo particolare attenzione ad itinerari e percorsi posti a nord (vedasi paragone foto 1 e 2) o che hanno un modesto irraggiamento diurno. Assumete informazioni direttamente dai soggetti istituzionali presenti in zona (Guide Alpine, Sez. CAI, Stazioni CNSAS, ecc.). Utilizzate sempre calzature adatte ai luoghi, con suola in vibram, e portate a seguito un paio di ramponi, evitando nel modo più assoluto quelli così detti "a catenella". Per escursioni con presenza di neve al suolo, portate a seguito anche una piccozza e la normale dotazione alpinistica. Indossate indumenti ad elevata termicità, tenete con voi un cambio completo, una pila frontale, del cibo energetico di facile assimilazione, telo termico ed un piccolo kit di pronto soccorso. Lasciate sempre detto dove andate e con chi andate.
In caso di bisogno contattate il 118/NUE112.
Infine, vistate il sito www.georesq.it ... può essere davvero una APP salva vita.
Buone escursioni...condividete...Grazie!
Fonte
lunedì 12 dicembre 2016
Il Cammino di Marcella
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Ci rimettiamo in cammino? |
24h/24 Un viaggio alla ricerca di identità
Quanto pesa lo sguardo dell’altro nella vita di una persona a cui è stato cucito sulla pelle lo stigma della diversità? Quanto handicap crea la discriminazione? Quanti pregiudizi pesano nei nostri rapporti interpersonali? E perché tutto questo? Forse perché abbiamo paura di perdere la nostra identità? Ma quando ci sentiamo veramente noi stessi? Anna ed Enrica, dopo aver camminato a lungo per cambiare lo sguardo sulla disabilità, cammineranno per 24 ore consecutive, non per fare un record di percorrenza, bensì per realizzare un grande brain storming sull'identità e sui diritti dell'uomo e trovare possibili risposte a queste domande. Perché 24 ore? Perché alla diversità non si può mai rinunciare, è un fardello da cui non è possibile liberarsi nemmeno per qualche minuto al giorno. Perché il tempo è una grande ricchezza e in un giorno intero si possono realizzare molti progetti. Perché chiunque si possa unire al loro cammino. Infatti non vogliono essere sole: coloro che le accompagneranno di giorno e di notte, anche soltanto per pochi chilometri, potranno donare idee, aneddoti e buone pratiche, possibili soluzioni che rendano la nostra società più leggera e più accogliente. Le 24 ore termineranno con un incontro pubblico, in cui condividere l'esperienza e raccontare il Cammino di Marcella.
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Il progetto del CAMMINO DI MARCELLA
"Due milioni di passi"
Cammino di Marcella Piemonte
L'itinerario del CAMMINO DI MARCELLA
Tappa 08 - Da Camogli/Recco a Genova Porto Antico/libreria Finisterre
domenica 11 dicembre 2016
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: 11 DICEMBRE
“GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA”. L’11 DICEMBRE SI FESTEGGIANO I GIGANTI DELLA TERRA: LE MONTAGNE
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato l’11 dicembre di ogni anno “Giornata Internazionale della Montagna”.A partire dal 2003, la celebrazione è stata osservata ogni anno per creare consapevolezza circa l’importanza delle montagne per la vita, far crescere una maggiore consapevolezza sullo sviluppo sostenibile delle regioni montane e per costruire alleanze che portino un cambiamento positivo alle genti e alle terre alte di tutto il mondo.
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🗻 Buona Giornata Mondiale della Montagna dalla vetta più alta delle Alpi Orobie, in provincia di Bergamo.⛄️ #StreetView https://goo.gl/4LFfDX
L’11 dicembre è la Giornata mondiale della montagna
sabato 10 dicembre 2016
Precipitano nel dirupo e muoiono: due vittime nell’arco di poche ore sulle montagne del Torinese
Nell’arco di una sola settimana sono cinque le persone decedute dopo essere scivolate
Due persone sono morte dopo essere cadute oggi, sabato, in due
dirupi, a Valprato Soana e a Bobbio Pellice. Una persona caduta a
Valprato non è stata ancora recuperata, mentre il corpo di un secondo
escursionista precipitato a Bobbio Pellice è stato trovato poco dopo.
L’INCIDENTE A VALPRATO SOANA
Sono in corso le operazioni di recupero del un cacciatore caduto nel dirupo a Valprato Soana. A dare l’allarme è stato un secondo cacciatore che ha assistito alla caduta. L’incidente si è verificato a quota 2000 metri al piano della Marmotta sopra l’abitato del paese. Stanno operando i volontari della dodicesima delegazione Canavesana del soccorso alpino e i carabinieri di Ronco Canavese.
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Antonio Giaimo, Alessandro Previati
L’INCIDENTE A VALPRATO SOANA
Sono in corso le operazioni di recupero del un cacciatore caduto nel dirupo a Valprato Soana. A dare l’allarme è stato un secondo cacciatore che ha assistito alla caduta. L’incidente si è verificato a quota 2000 metri al piano della Marmotta sopra l’abitato del paese. Stanno operando i volontari della dodicesima delegazione Canavesana del soccorso alpino e i carabinieri di Ronco Canavese.
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venerdì 9 dicembre 2016
6 consigli per l’abbigliamento da trekking invernale
giovedì 8 dicembre 2016
A caccia di foto nel Presepe di Mario nel Parco delle Cinque Terre
L’Agenzia In Liguria e il Parco Delle cinque Terre incontrano blogger e instagrammer internazionali nel fine settimana dell’Immacolata, tra il presepe di Manarola e lo Sciacchetrail Vertical Race
(Genova, 07 Dicembre 2016) - "Le Cinque Terre - dicono all' APTL della Regione Liguria - sono uno dei punti di forza del turismo ligure e una vera e propria "moda" per blogger e instagrammer di mezzo mondo. Naturale, dunque, che l'Instatour organizzato tra l'8 e il 10 dicembre dall'Agenzia regionale di promozione turistica "In Liguria" e dal Parco delle Cinque Terre, abbia avuto subito un notevole appeal."
Saranno una
decina i blogger e instagrammer tra i più seguiti in assoluto, con
migliaia di followers, presenti al tour programmato nelle prossime
giornate.
Il programma è molto ricco e punterà su due grandi eventi
che in queste giornate si svolgeranno nel territorio del Parco
Nazionale: l'inaugurazione del celebre presepe di Manarola, con
illuminazione alle 17 in punto dell'8 dicembre, e poi la corsa podistica Vertical Schiacchetrail che prenderà il via alle 14.30 di sabato 10 dicembre.
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sabato 3 dicembre 2016
Morti i due escursionisti dispersi, sono caduti dal monte Civrari
Per tutta la notte il Soccorso Alpino con i Vigili del fuoco e la
Guardia di finanza hanno setacciato la montagna. Poi il ritrovamento
Giuseppe Maritano Massimiliano Peggio
Due escursionisti sono morti cadendo dal monte Civrari, sulle
Alpi Graie tra la valle di Susa e la valle di Viù. Si tratta di Fiorenzo
Praturlon, di 71 anni, di San Vito Al Talgliamento, in provincia di
Udine Roberto Rolfini, 59 anni, di Torino.
L'incidente è avvenuto su percorso a circa 2000 metri d'altezza. I corpi dei due escursionisti sono stati recuperati dalle squadre del soccorso alpino e della finanza di Bardonecchia. Sul posto anche i carabinieri di Almese. Le operazioni sono rese difficili dalle cattive condizioni meteo.
Entrambi residenti a Rivoli (Torino), erano partiti in mattinata per un’escursione. Intorno alle 17.30 i famigliari, preoccupati, hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che ha attivato le squadre da terra della XIII Delegazione Val di Susa e Val Sangone e della XII Delegazione Valli di Lanzo dal momento che l’elicottero non era più in grado di decollare a causa del buio.
I tecnici del SASP si sono spinti oltre il Colle della Croce individuando nella neve le tracce di salita degli escursionisti che conducevano alla Punta della Croce (2.234 m), una cima più bassa che sorge a sud del Monte Civrari. Mentre ripercorrevano le orme dei due escursionisti, lungo la discesa intorno a quota 2.100 m si sono imbattuti nei segni di una scivolata e, intorno alle 6.30, hanno trovato più a valle i corpi dei due rivolesi, morti a causa delle ferite.
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Giuseppe Maritano Massimiliano Peggio
Rubiana (TO)
L'incidente è avvenuto su percorso a circa 2000 metri d'altezza. I corpi dei due escursionisti sono stati recuperati dalle squadre del soccorso alpino e della finanza di Bardonecchia. Sul posto anche i carabinieri di Almese. Le operazioni sono rese difficili dalle cattive condizioni meteo.
Entrambi residenti a Rivoli (Torino), erano partiti in mattinata per un’escursione. Intorno alle 17.30 i famigliari, preoccupati, hanno contattato il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che ha attivato le squadre da terra della XIII Delegazione Val di Susa e Val Sangone e della XII Delegazione Valli di Lanzo dal momento che l’elicottero non era più in grado di decollare a causa del buio.
I tecnici del SASP si sono spinti oltre il Colle della Croce individuando nella neve le tracce di salita degli escursionisti che conducevano alla Punta della Croce (2.234 m), una cima più bassa che sorge a sud del Monte Civrari. Mentre ripercorrevano le orme dei due escursionisti, lungo la discesa intorno a quota 2.100 m si sono imbattuti nei segni di una scivolata e, intorno alle 6.30, hanno trovato più a valle i corpi dei due rivolesi, morti a causa delle ferite.
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giovedì 1 dicembre 2016
La Via del Volto Santo: a piedi in Lunigiana e Garfagnana. La guida
Da Pontremoli a Lucca in 9 tappe: è uno dei tanti cammini che nel Medioevo andavano a comporre la Via Francigena. Oggi, attraverso luoghi, borghi, paesaggi, architetture e tradizioni, è nuovamente percorribile
La Via Francigena è ormai un tracciato ben definito e riconosciuto anche da una guida ufficiale. Ma, ovviamente, come tutte le antiche vie di pellegrinaggio è il frutto di una sintesi di tante varianti che nei secoli sono state percorse da eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini in transito attraverso l’Europa e diretti verso i luoghi sacri, Roma e Gerusalemme. Da una di queste varianti nasce il Cammino del Volto Santo frutto del meticoloso lavoro di recupero di un gruppo di appassionati.
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mercoledì 30 novembre 2016
Treekking a Deiva Marina (SP)
Contraddistinto dalla presenza di numerosi rilevi, il territorio di
Deiva Marina è caratterizzato dalla forte compenetrazione di mare e
monti, e dalla coesistenza di due anime diverse e complementari. Le
colline alle spalle del borgo sono attraversate da numerosi percorsi
escursionistici, che si snodano tra macchia mediterranea e ampie distese
boschive, offrendo spesso squarci d’azzurro e vedute panoramiche.
Questi sentieri fanno parte di una rete molto più vasta, che collega
Sestri Levante e il Tigullio alle Cinque Terre. I paesaggi incontrati
sono quelli tipici della Liguria di Levante, con dislivelli importanti,
vegetazione lussureggiante e scorci suggestivi su coste frastagliate e
rocciose. Tra i percorsi più affascinanti, il sentiero che conduce a
Framura, che parte dal mare e prosegue salendo lungo il crinale,
inerpicandosi attraverso boschi di corbezzoli e di castagni, fino ad
arrivare alla località chiamata Case Serro. Qui il sentiero diventa una
mulattiera sterrata che corre costeggiando il mare, offrendo allo
sguardo uno splendido panorama, che nelle giornate limpide può spaziare
dal promontorio di Portofino al golfo di Levanto. Una vista mozzafiato
si gode anche dalla Punta degli Apicchi , al termine di una breve
variante. Al termine del sentiero si ritrova la strada asfaltata che
scende verso Framura, incontrando una ad una le varie frazioni che ne
compongono l’abitato. Dal centro storico di Deiva Marina,
particolarmente suggestivo, ci si può anche incamminare verso l’altro
comune limitrofo, Moneglia, seguendo un sentiero non particolarmente
impegnativo ma suggestivo, immerso nella macchia mediterranea, che
costeggia terrazze coltivate a vigna e boschetti di pini marittimi fino
al borgo di Lemeglio, per poi scendere verso il mare. Allontanandosi di
poco dalla costa, si trovano altri percorsi altamente suggestivi, come
il Mezzema-Incisa-Deiva, che attraversa un territorio ricco di
serpentino, una roccia magmatica scura, salendo lungo il crinale tra le
vallate di Deiva e Moneglia, tra fitte schiere di castagni e di querce,
oppure il Deiva-Vigo-Castagnola, che si sviluppa in una boscaglia ricca
di maestosi esemplari di querce da sughero, raggiungendo ed
oltrepassando il castellaro ligure preromano del Monte Vigo, per poi
ritornare verso la costa, o ancora il circuito del Passo del Bracco, un
sentiero molto impegnativo che si inerpica fino alla sommità del Monte
S. Nicolao, da cui si può godere di un panorama mozzafiato su tutta la
vallata. Qui, all’ombra di uno splendido castagneto, è possibile
visitare l’area archeologica omonima, dove recenti scavi hanno messo in
luce i resti di una chiesa medievale e dell’annesso Hospitale di San
Nicolao di Pietra di Calice.
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Trekking a Framura e dintorni |
lunedì 28 novembre 2016
Algarve, regione portoghese a misura di trekking e cicloturismo
In questa regione del Portogallo è sempre primavera. E' il posto giusto per camminare e andare in bicicletta
L’eterna primavera Ci sono luoghi 'immuni' alla sindrome da maltempo, dove il clima è mite e il sole splende tutto l'anno, anche in ottobre e novembre. Con i suoi 20 gradi di media stagionale, l’Algarve è uno di questi luoghi eletti. ai World Travel Awards è stata appena riconosciuta migliore destinazione balneare europea del 2016, meta ideale per una fuga dalla routine cittadina, soprattutto in vista dei ponti di inizio novembre e dicembre
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venerdì 25 novembre 2016
Guide escursionistiche vigileranno su parchi italiani
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - "Firmato accordo con Federparchi. Le
Guide Ambientali Escursionistiche italiane avranno il compito di
monitorare il territorio al fine di tutelare l'immenso
patrimonio naturalistico italiano". Lo ha annunciato Stefano
Spinetti, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali
Escursionistiche Italiane.
L'accordo è stato già sottoscritto da alcuni Parchi Nazionali ed Aree Protette, presenti alla XXIV Convention nazionale AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l'unica rappresentanza ufficiale di categoria riconosciuta dal Governo Italiano.
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Parco Naturale Regionale dell'Antola
Parco Naturale Regionale del Beigua
Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo
L'accordo è stato già sottoscritto da alcuni Parchi Nazionali ed Aree Protette, presenti alla XXIV Convention nazionale AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l'unica rappresentanza ufficiale di categoria riconosciuta dal Governo Italiano.
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Parco Naturale Regionale dell'Antola
Parco Naturale Regionale del Beigua
Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo
Cosa fare in caso di morso di vipera.
La vipera è l'unico animale velenoso presente in Italia e, durante un escursione in montagna, non è poi così raro imbatterci.
Per fortuna le vipere sono animali pacifici, schivi e timorosi
che mordono solo se vengono importunati. Inoltre questi serpenti sono
animali sordi che però reagiscono alle vibrazioni del terreno, infatti
di solito basta un minimo rumore per farla allontanare e fuggire.
Innanzitutto come si riconosce una vipera? La caratteristica principale che la contraddistingue dai suoi simili è senza dubbio la testa, infatti la sua forma triangolare, leggermente schiacciata
caratterizza questo serpente. Oltre a ciò le sue pupille sono verticali
e non rotonde come le altre specie di serpenti presenti in Italia. La
sua lunghezza può arrivare a massimo un metro e la colorazione può
variare dal marrone al grigio. Lungo il dorso corre un disegno di colore più scuro somigliante a una linea zig zag o una serie di rombi uniti.
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lunedì 21 novembre 2016
giovedì 17 novembre 2016
Idea regalo, libri: I Cammini di Santiago
Quattro Cammini. Un'unica meta: Santiago de Compostela. Dove, nel coro dorato della grandiosa cattedrale, riposano le reliquie di san Giacomo il Maggiore.
Da 12 secoli, pellegrini di ogni parte d'Europa si mettono in viaggio verso la Galizia e dalle tracce dei loro passi, dai ponti e dai selciati delle antiche vie sono nati i Cammini di Santiago di oggi.
Il Camino Francés, il più noto degli itinerari compostellani, collega i Pirenei a Santiago toccando le città storiche di Pamplona, Burgos e León e attraversando le foreste della Navarra, i colli della Rioja e le mesetas castigliane.
Da Mérida, in Andalusia, parte il tracciato della Via de la Plata che, seguendo ponti, miliari e tracce di un'antica via romana, attraversa l'Estremadura e tocca Salamanca e Zamora per poi confluire nel Camino Francés all'ombra della cattedrale di Astorga.
Lungo la costa dell'Atlantico si sviluppa il Camino Portugués, seguito per secoli da chi, partendo dall'estremo sud-ovest della Penisola Iberica, si recava in pellegrinaggio a Santiago. Incontrando sulla via le architetture antiche e moderne e le cattedrali di Porto, Ponte da Lima, Valença do Minho e, una volta in Spagna, Pontevedra.
La lunga via del Camino del Norte segue invece, partendo dal confine con la Francia, un lungo percorso che costeggia il golfo di Biscaglia attraverso il Paese Basco e la Cantabria, le Asturie e la Galizia fino a giungere alla Praza do Obradoiro. Incontrando per via San Sebastián, Bilbao e Santandér e passando a qualche decina di chilometri di distanza da Oviedo.
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lunedì 14 novembre 2016
La scalinata più lunga d'Italia: Calà del Sasso
Alla scoperta di Calà del Sasso, la scalinata in pietra più lunga d'Italia
Moltissime città d’Italia sono famose per le loro scalinate storiche, basti pensare alla splendida scalinata di Piazza di Spagna a Roma o ai 296 scalini della torre pendente di Pisa.
In questo articolo vogliamo però occuparci di una scalinata, ben più lunga delle due sopracitate ma probabilmente molto meno nota, situata sull’altopiano di Asiago. Si tratta della scalinata di Calà del Sasso, che consta di ben 4.444 scalini realizzati in pietra calcarea e collega i due comuni di Valstagna e Sasso di Asiago, in provincia di Vicenza.
Il nome della scalinata deriva dal fatto che essa veniva utilizzata dai boscaioli del luogo per trasportare legname e tronchi d’albero, che una volta recisi venivano fatti scendere lungo apposite cunette di pietra realizzate in prossimità della scalinata stessa. La struttura era pensata in modo che si evitassero incidenti derivanti dal possibile scivolamento dei tronchi, eventualità che aveva un’alta incidenza soprattutto nel periodo invernale, quando pioggia, fango e neve rendevano il percorso molto scivoloso e terreno privilegiato di incidenti.
Da Calà, i tronchi migliori venivano portati fino al Brenta e da qui trasportati fino a Venezia, dove venivano utilizzati per realizzare le imbarcazioni dell’arsenale della Serenissima. Calà di Sasso fu realizzata sotto il governo di Gian Galeazzo Visconti, che intuì subito le potenzialità di questa via per migliorare l’arrivo di legname presso il porto di Venezia. I boscaioli approfittavano della scalinata anche per scendere a valle e fare provviste per l’inverno, acquistando dai villaggi a piè di valle sale e farina.
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venerdì 11 novembre 2016
Ascesa di Punta Martin: la sfida degli uomini "verticali"
Il 20 novembre la quinta edizione della gara organizzata, tra agonismo e
gioco nella natura, dalla società ovadese Eurobike Swim&run sul
monte dietro Genova
MELE - Si parte da Acquasanta a quota 165 metri, si arriva in cima a Punta Martin di poco sopra i mille. E’ il “Vertikal”, la gara organizzata da un gruppo di ovadesi appassionati di podismo e natura che fanno capo alla società Eurobike Swim & Run con il patrocinio del Comune di Mele. L’appuntamento è per il 20 novembre, la quinta edizione di una manifestazione che punta a mettere assieme agonismo e simbiosi con la natura: un percorso di 4.700 metri con una pendenza media del 19%, una competizione valida per il Campionato Regionale Ligure Assoluti, Giovani e Master per la Federazione Italiana di Skyrunning. “Abbiamo recuperato – spiega Alessio Alfier, ispiratore e membro del comitato organizzatore – la via diretta di un monte che è simbolico per tutti i genovesi. Il numero dei partecipanti è ristretto a 150 proprio per assicurare a tutti sicurezza e condizioni di gara ideali.
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MELE - Si parte da Acquasanta a quota 165 metri, si arriva in cima a Punta Martin di poco sopra i mille. E’ il “Vertikal”, la gara organizzata da un gruppo di ovadesi appassionati di podismo e natura che fanno capo alla società Eurobike Swim & Run con il patrocinio del Comune di Mele. L’appuntamento è per il 20 novembre, la quinta edizione di una manifestazione che punta a mettere assieme agonismo e simbiosi con la natura: un percorso di 4.700 metri con una pendenza media del 19%, una competizione valida per il Campionato Regionale Ligure Assoluti, Giovani e Master per la Federazione Italiana di Skyrunning. “Abbiamo recuperato – spiega Alessio Alfier, ispiratore e membro del comitato organizzatore – la via diretta di un monte che è simbolico per tutti i genovesi. Il numero dei partecipanti è ristretto a 150 proprio per assicurare a tutti sicurezza e condizioni di gara ideali.
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giovedì 10 novembre 2016
Dove fare trekking sulle Alpi: 5 itinerari di bassa e media difficoltà
Per gli appassionati di escursionismo ecco cinque affascinanti itinerari sulle Alpi di bassa e media difficoltà.
Il trekking è l’attività outdoor per antonomasia che permette di entrare in diretto contatto con la natura e godere di bellezze uniche. Se siete appassionati di escursionismo ecco cinque affascinanti itinerari sulle Alpi di bassa e media difficoltà.
1 - Sentiero Viel del Pan (Trentino-Alto Adige – Veneto)
Il percorso si snoda sulla Marmolada, Dolomiti. Uno scenario maestoso con percorsi non impegnativi e di media lunghezza, accompagnati da infrastrutture che operano durante tutto l’anno. Si parte dal comune di Canazei, presso l'impianto Belvedere: l'escursione dura circa 3 ore con 430 m di discesa e 120 m di salita, Il punto più alto è a 2450 m. Un sentiero ben tracciato e dotato di tutte le segnaletiche utili che conducono a punti di ristoro aperti da giugno a settembre.
2 - Parco Nazionale del Gran Paradiso (Piemonte - Valle D'Aosta)
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è una meta imperdibile per appassionati di montagna. Il Rifugio permette di entrare in contatto diretto con la natura e con la fauna alpina. Sono presenti numerosi percorsi dedicati ad adulti e bambini a partire dai 7 anni. Passeggiate non impegnative a cui dedicare una giornata, oppure tour per i più esperti. A disposizione le Guide pronte ad accompagnare i visitatori lungo sentieri poco conosciuti e frequentati.
3 - Via dei Giganti (Valle d’Aosta)
Si sale di difficoltà con il maestoso arco alpino, in un percorso di trekking d’alta quota che attraversa i piedi del Monte Rosa, Cervino, Grand Combin e Monte Bianco. L’itinerario prevede 17 tappe di 3-5 ore di marcia ciascuna, per un totale di una settimana d’avventura. Il percorso non è comunque eccessivamente ostico ed è accompagnato da segnaletica costante e rifugi su altezze che raggiungono in media i 2000 m.
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Per gli appassionati di escursionismo ecco cinque affascinanti itinerari sulle Alpi di bassa e media difficoltà.
Il trekking è l’attività outdoor per antonomasia che permette di
entrare in diretto contatto con la natura e godere di bellezze uniche.
Se siete appassionati di escursionismo ecco cinque affascinanti
itinerari sulle Alpi di bassa e media difficoltà.
1 - Sentiero Viel del Pan (Trentino-Alto Adige – Veneto)
Il percorso si snoda sulla Marmolada, Dolomiti. Uno scenario maestoso con percorsi non impegnativi e di media lunghezza, accompagnati da infrastrutture che operano durante tutto l’anno. Si parte dal comune di Canazei, presso l'impianto Belvedere: l'escursione dura circa 3 ore con 430 m di discesa e 120 m di salita, Il punto più alto è a 2450 m. Un sentiero ben tracciato e dotato di tutte le segnaletiche utili che conducono a punti di ristoro aperti da giugno a settembre.
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lunedì 7 novembre 2016
Riscoprire la via Postumia in cammino: a dicembre la tappa nel comprensorio
In particolare il 3 e 4 dicembre Sereni, Vitiello e i tanti amici
volontari che li seguono in questa avventura, percorreranno due tappe di
questo cammino. La prima da Marcaria a Sabbioneta (MN), per un totale di 20
km, la seconda da Sabbioneta a Casalmaggiore, per 10 km in complessivo.
SABBIONETA/MARCARIA – Un Cammino simile a quello molto noto in tutto il mondo di Santiago, che copra la distanza da Aquileia a Genova, con tanto di segnaletica e forme di accoglienza simile al percorso che porta i pellegrini in Spagna praticamente ogni giorno. La creazione di questa nuova via, o meglio di una forma di sensibilizzazione per fare conoscere meglio l’antica via Postumia, si deve a Stefano Sereni e ad Andrea Vitiello, e toccherà anche il comprensorio Oglio Po, nei comuni di Sabbioneta e Marcaria.
In particolare il 3 e 4 dicembre Sereni, Vitiello e i tanti amici volontari che li seguono in questa avventura, percorreranno due tappe di questo cammino. La prima da Marcaria a Sabbioneta, per un totale di 20 km, la seconda da Sabbioneta a Casalmaggiore, per 10 km in complessivo. Nel dettaglio alle ore 9 del 3 dicembre vi sarà il ritrovo di chiunque vorrà partecipare alla stazione Fs di Marcaria, dove inizierà la tappa, come detto, che si immergerà anche nelle golene del fiume Oglio con pranzo al sacco.
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SABBIONETA/MARCARIA – Un Cammino simile a quello molto noto in tutto il mondo di Santiago, che copra la distanza da Aquileia a Genova, con tanto di segnaletica e forme di accoglienza simile al percorso che porta i pellegrini in Spagna praticamente ogni giorno. La creazione di questa nuova via, o meglio di una forma di sensibilizzazione per fare conoscere meglio l’antica via Postumia, si deve a Stefano Sereni e ad Andrea Vitiello, e toccherà anche il comprensorio Oglio Po, nei comuni di Sabbioneta e Marcaria.
In particolare il 3 e 4 dicembre Sereni, Vitiello e i tanti amici volontari che li seguono in questa avventura, percorreranno due tappe di questo cammino. La prima da Marcaria a Sabbioneta, per un totale di 20 km, la seconda da Sabbioneta a Casalmaggiore, per 10 km in complessivo. Nel dettaglio alle ore 9 del 3 dicembre vi sarà il ritrovo di chiunque vorrà partecipare alla stazione Fs di Marcaria, dove inizierà la tappa, come detto, che si immergerà anche nelle golene del fiume Oglio con pranzo al sacco.
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Un percorso di 930 km da Aquileia a Genova sulle orme dell’antica Via Postumia, alla scoperta di alcune tra le città più belle d’Italia
Via Postumia: cammino tra Aquileia e Genova
sabato 5 novembre 2016
Presentazione della via Postumia a Tortona (AL)
Sabato 5 novembre 2016 Orario 18:00 - 19:30
Perché tracciare una via da Aquileia a Genova? Nella mappa che vedete qui sotto lo si capisce bene: in Italia i cammini maggiori sono tutti Romei, disposti Nord-Sud. Abbiamo pensato allora di unire l’Italia al cammino piu’ famoso al mondo, il Cammino di Santiago, con un asse Est-Ovest come i cammini jacobei, riscoprendo l’antica via consolare utilizzata dal pellegrino di Burdigala per andare a Gerusalemme molto prima della nascita di Santiago de Compostela, sfruttando il gran lavoro fatto dagli Sloveni sul loro cammino Jakobova Pot, e i Francesi coi Gr 653° 3 sulla via Tolosana. Noi ci siamo inseriti nel mezzo unendo i punti della rete, per poter essere nel medesimo istante un cammino verso Santiago o verso Gerusalemme, ed ecco la nostra sfida.
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La Via Postumia
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Libarna, la via Postumia e il reticolato stradale |
Su facebook: Amici della Via Postumia
venerdì 4 novembre 2016
Amatrice, in 200 sulla vetta del Pizzo di Sevo per soldarietà dopo il sisma
AMATRICE – Solidarietà, affetto ed amicizia: sono stati questi tre elementi fondamentali a contraddistinguere l’escursione del 23 ottobre scorso sul Pizzo di Sevo, Monti della Laga. Ben 200 persone, tra soci CAI ed appassionati provenienti da tutto il Centro Italia, sono giunti ad Amatrice per camminare assieme su un unico sentiero: quello della vicinanza agli amici della sezione amatriciana. Nonostante la giornata uggiosa nessuno ha voluto mancare a questa escursione solidale: la seconda dopo il tragico sisma del 24 agosto scorso. Una testimonianza di affetto e sincera amicizia, dunque, che è stata manifestata anche dal gruppo CAI “Salaria 4 regioni senza confini” molto vicino alla sezione di Amatrice subito il terremoto.
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mercoledì 2 novembre 2016
Due dispersi sul Monte Bianco, ricerche su una valanga
Courmayeur (AO)
Il Soccorso alpino valdostano è alla ricerca di due alpinisti nella zona del bivacco Eccles, sul Monte Bianco,
dopo che era scattato l’allarme per un mancato rientro. I due alpinisti
sono un italiano di Sestri Levante, in provincia di Genova, e uno
sloveno. Questa mattina l’elicottero ha compiuto un sorvolo della zona, che ha permesso di individuare tracce che conducono nei pressi di una valanga, a circa 3600 metri di quota. L’elicottero è tornato sul posto con tecnici del Soccorso alpino e unità cinofile per procedere alla ricerca. Le ricerche, al momento, non hanno dato esito.
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Aggiornamento: trovati morti i due alpinisti sul Monte Bianco
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