Frane ci sono state sulla parete est del Corno Piccolo. Il gestore: «Aspettiamo che si diradi la nebbia e vedremo l’entità»
C’è nebbia al rifugio Franchetti, per questo non è ancora
possibile verificare l’entità del crollo, che comunque si è sentito:
frane ci sono state sulla parete est del Corno Piccolo, quarta vetta del
Gran Sasso (2655 metri), a nord ovest rispetto al Corno Grande. «Questa
notte ha ballato tutto – racconta Luca Mazzoleni, gestore del rifugio,
che ieri ospitava una ventina di persone - ho il letto che dà sulla
finestrella e malgrado avessi i tappi alle orecchie ho sentito scosse e
rotolamenti. Abbiamo avuto paura, non tanto per noi quanto per i paesi
sottostanti, il pensiero corre sempre al terremoto dell’Aquila, la
preoccupazione era per quanto poteva succedere a valle».
Il Franchetti – come lo chiamano gli escursionisti - è un rifugio d’alta
montagna situato a 2433 metri e raggiungibile solo a piedi con almeno
un’ora di cammino in estate. «Il sentiero al momento è a posto, lo
abbiamo già percorso in parte per verificare se la strada si fosse
bloccata ma per fortuna è abbastanza sgombro, certo c’è qualche frana e
alcuni punti che sono diventati più disagevoli, ma non si tratta di un
crollo fuori dal normale…
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