Il territorio che attraverseremo, conosciuto come “Vescovado”, fu dal 1327 al 1784 un piccolo stato indipendente, cuscinetto tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Milano, controllato e amministrato dai Vescovi-Conti della Diocesi di Tortona.
Punto di partenza del “sentiero del Vescovado” è il paese di Carezzano (AL), tranquillo borgo di mezza collina. Nella parte bassa del paese, alla rotonda, svoltando a destra si trova un parcheggio dove poter lasciare la macchina.
Seguendo la centrale Via 5 Martiri risaliamo il piccolo centro
raggiungendo Piazza Roma, sulla quale prospettano il Comune e la Chiesa
Parrocchiale di Sant'Eusebio. Poco prima della piazza si incontra un
antico edificio in mattoni. Questa costruzione, caratterizzata da
architetture medioevali , fu il Palazzo del Vicario dei Vescovi-Conti di
Tortona. Carezzano fu infatti scelta come “capitale” del Vescovado ed
il Palazzo del Vicario era sede degli uffici del governo del feudo: al
suo interno trovavano collocazione la cancelleria, la sala delle
udienze, il tribunale, l’ufficio delle tasse e dei bandi. Nelle anguste
cantine del palazzo avevano sede le prigioni.
Nel Medioevo, questo piccolo paese del Basso Piemonte, assistette a
cruente persecuzioni condotte nei confronti di diverse donne del
Vescovado, accusate di stregoneria. In diversi libri di storia locale
viene ricordata la data del 5 luglio 1520, giorno in cui furono eseguite
tre condanne a morte, per rogo, di tre povere donne originarie di una
valle vicina, condannate, dopo mesi di prigionia e torture, perché
ritenute streghe.
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