sabato 15 aprile 2017

Valico di San Fermo - Monte Buio - Monte Antola

Partenza: Valico di San Fermo (Al)
Arrivo: M.te Antola (mt. 1597)
Lunghezza del percorso (a/r): 15 km circa Clicca qui per il percorso Valico di San Fermo - M.te Buio - M.te Antola
Tempo di percorrenza (a/r): 4 h. 30 min. circa
Segnavia: bianco-rosso n. 200

Scheda: il Monte Antola, assieme all'Alfeo, è sicuramente una delle vette più rappresentative dell'appennino delle quattro province, meta di numerosi escursionisti in qualsiasi momento dell'anno. E' raggiungibile da diversi sentieri e, tra questi, uno vede la partenza dal valico di San Fermo, posto esattamente di fronte alla cima del Monte Antola.
San Fermo, che segna il confine tra la provincia di Alessandria (comune di Carrega Ligure) e la provincia di Genova (comune di Vobbia) è un valico situato a circa 1177 mt. di altitudine che funge da spartiacque tra Val Borbera e Val Vobbia, o meglio, tra Piemonte e Liguria, in cima al quale si trova una Cappella - la cappella di San Fermo - dalla quale si gode di una vista meravigliosa a 360 gradi che spazia dalle Alpi, all'Appennino e fino al Mar Ligure.

Per chi fosse interessato a indicazioni sulla storia della cappella di San Fermo, rimando alla lettura del seguente testo, tratto dal sito www.altavallescrivia.it
  
La cappella, architettonicamente piuttosto scarna ci tramanda una storia millenaria. Il 25 Maggio dell'869 d.C. l'Imperatore Ludovico II (pronipote di Carlo Magno) donava alla consorte Angelberga la Corte di Dova: cioé il territorio in cui sorse in seguito l'Abbazia benedettina di San Clemente, filiazione del cenobio di San Fruttuoso di Capodimonte. Il paese di Dova Superiore sorge, oggi come allora, sul versante borberino del monte di San Fermo. In realtà non esistono documenti che indichino la presenza certa di un'insediamento monastico già in quest'epoca, ma diverse tracce storiche ne rendono verosimile l'esistenza giá ben prima dell'anno 1000. L'abbazia, che fu certamente un insediamento di piccole proporzioni, ospitava monaci dediti all'agricoltura e all'assistenza dei pellegrini e dei viandanti, che percorrevano la "Strada di Lombardia" verso la Pianura Padana o verso Genova.Probabilmente il sito religioso fu distrutto alla fine del X secolo, come altri nella zona, dai pirati Saraceni (o forse da una frana) e al suo posto rimase l'attuale cappella, costruita sulla sommitá del monte, mentre il convento si trovava dove ora sorge il villaggio chiamato San Clemente, in Comune di Carrega Ligure (Al). A confermare l'esistenza di tale insediamento diverse leggende e toponimi, come "la fontana dei frati" situata appunto presso il piccolo villaggio in direzione di Agneto.


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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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