Immagini dal Nepal. Arrivano in parte da Namche Bazaar, il villaggio punto di partenza per molti dei trekking che portano alle cime himalaiane, Everest incluso. E' il luogo dove ci si ferma a fare scorte e dove molti decidono di acclimatarsi: l'altitudine è ancora sotto i 3500 metri, mentre altri villaggi si trovano a 3800, anche oltre 4mila metri (il campo base è a 5380). Inoltre i prezzi (che nella regione del Khumbu sono molto meno popolari di quanto si potrebbe pensare), crescono di pari passo con l'altitudine e la vicinanza alle vette. Nel villaggio è facile notare gli agricoltori locali che portano colli pesantissimi, fino al loro peso, con la stessa tecnica usata dagli sherpa. In cima alla collina che sovrasta il villaggio si trova il visitor centre del Sagamaratha National Park, il parco di 1150 chilometri quadrati all'interno del quale si trova anche il tetto del mondo: da lì già si ammirano l'Everest, il Lhotse (altro Ottomila), il Thamserku e l'Ama Dablan
Le foto
sabato 28 maggio 2011
martedì 24 maggio 2011
Domenica 29 maggio: Garbagna - Stazzano (Al)
Escursione che partendo da Garbagna (293 mt.) in Val Grue e seguendo i crinali paralleli alla Val Borbera ci porterà in Valle Scrivia a Stazzano dove ci attenderà il pullman.
Dalla piazza del mercato di Garbagna, seguendo inizialmente la strada asfaltata che conduce alla frazione di Bastita (560 mt.), in corrispondenza del ristorante “Il Ciliegio”, gireremo a destra imboccando un sentiero in corrispondenza di 2 triangoli gialli. Dopo circa 2 ore dalla partenza raggiungeremo i ruderi del castello dell'XI secolo di Sorli (frazione S.Martino). Interessante attraversare questo piccolo borgo carico di storia con tutte le case ristrutturate. Proseguiremo per circa 1 km. su asfalto e successivamente prenderemo a sinistra il sentiero contrassegnato dal C.A.I. n. 200. Arriviamo dopo circa 3 ore e mezza di cammino al Santuario Ca' del Bello ( 493 mt. ). Lì potremo fermarci per la sosta pranzo (è presente una fontana per chi vuole rinfrescarsi). Si riparte su strada sterrata in leggero saliscendi verso Stazzano fino a quando, in lontananza, vedremo il Santuario di Monte Spineto. Da qui avremo ancora circa 1 ora di cammino prima dell’arrivo al Santuario. Una volta raggiunto lo visiteremo e da un’ampia terrazza ammireremo il panorama sottostante (è presente anche un bar di solito aperto). Infine in 45’ percorrendo un bel sentiero nel bosco in leggera discesa, giungeremo a Stazzano dove troveremo il pullman ad attenderci
Ritrovo: ore 6,45 - Partenza: ore 7,00 presso la nostra sede lato Via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 6-6.30 (escluse le soste)
Difficoltà: E (escursionista) dislivello: 500 metri circa
Lunghezza del percorso: 18 km.
Spostamento: pullman (minimo 25 partecipanti in numero inferiore l’escursione sarà annullata)
Gruppo micologico vogherese
Le foto sono qui
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Dalla piazza del mercato di Garbagna, seguendo inizialmente la strada asfaltata che conduce alla frazione di Bastita (560 mt.), in corrispondenza del ristorante “Il Ciliegio”, gireremo a destra imboccando un sentiero in corrispondenza di 2 triangoli gialli. Dopo circa 2 ore dalla partenza raggiungeremo i ruderi del castello dell'XI secolo di Sorli (frazione S.Martino). Interessante attraversare questo piccolo borgo carico di storia con tutte le case ristrutturate. Proseguiremo per circa 1 km. su asfalto e successivamente prenderemo a sinistra il sentiero contrassegnato dal C.A.I. n. 200. Arriviamo dopo circa 3 ore e mezza di cammino al Santuario Ca' del Bello ( 493 mt. ). Lì potremo fermarci per la sosta pranzo (è presente una fontana per chi vuole rinfrescarsi). Si riparte su strada sterrata in leggero saliscendi verso Stazzano fino a quando, in lontananza, vedremo il Santuario di Monte Spineto. Da qui avremo ancora circa 1 ora di cammino prima dell’arrivo al Santuario. Una volta raggiunto lo visiteremo e da un’ampia terrazza ammireremo il panorama sottostante (è presente anche un bar di solito aperto). Infine in 45’ percorrendo un bel sentiero nel bosco in leggera discesa, giungeremo a Stazzano dove troveremo il pullman ad attenderci
Ritrovo: ore 6,45 - Partenza: ore 7,00 presso la nostra sede lato Via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 6-6.30 (escluse le soste)
Difficoltà: E (escursionista) dislivello: 500 metri circa
Lunghezza del percorso: 18 km.
Spostamento: pullman (minimo 25 partecipanti in numero inferiore l’escursione sarà annullata)
Gruppo micologico vogherese
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martedì 17 maggio 2011
Domenica 22 maggio: ESCURSIONE ALL’ABBAZIA DI SAN BENEDETTO IN VAL PERLANA
Scheda gita
RESPONSABILE DI GITA: Marco B.
NOTE TECNICHE: Mauro V.
DISLIVELLO: 550 m circa
DURATA: 2h la salita + 1h30 la discesa
DIFFICOLTA': E
VERIFICA: Giugno 2010
La Val Perlana è un solco stretto, boscoso e selvaggio, che scende dal Monte Calbiga fino al Lago di Como tra Argegno e Menaggio; un angolo poco noto (almeno agli escursionisti) delle montagne del Lario Occidentale. San Benedetto in Val Perlana è un angolo dello spirito che possiede alcune caratteristiche che la rendono assolutamente degna di una visita.
Si tratta di un’abbazia del primo romanico che faceva parte un tempo di un complesso architettonico più ampio, del quale rimane ancora qualche traccia. L’ambiente intorno è solo natura e silenzio; la stretta valle la isola dal lungolago, con i suoi rumori, la sua confusione, il suo traffico. Anche se all’interno non ci sono capolavori, la semplicità delle linee architettoniche e la poca luce che filtra dalle piccole finestre danno un senso di pace religiosa in cui è bello immergersi anche solo per poco.
Le origini dell’Abbazia di San Benedetto in Val Perlana non sono ben definite; certo vanno collocate all’inizio del secondo millennio, in una fase di straordinario sviluppo della vita monastica in Occidente. Probabilmente fu costruita tra il 1050 e il 1075 presso una sorgente che esiste ancora oggi, a circa 800 metri di quota, in una zona allora certamente coltivata (oggi, a causa dell’abbandono della montagna, il bosco a ripreso il sopravvento e la valle appare selvaggia e solitaria).
Nel 1958, mentre la rovina del monastero continuava inesorabile, la chiesa fu oggetto di un primo restauro. La svolta avvenne nel 1985, quando si cominciò davvero a pensare ad un pieno recupero del monastero e della chiesa. Queste idee vennero riprese due anni più tardi, quando la rinascita del monastero divenne uno dei punti fondanti della costituzione dell’ “Associazione San Benedetto in Val Perlana”.
Descrizione dell’escursione
L’itinerario proposto è un anello: il punto di partenza è Lenno, lungo la strada statale “Regina”, che percorre la sponda occidentale del Lago di Como. Giunti a Lenno (da Como) girare a sinistra in via Silvio Pellico (è la deviazione più evidente dalla statale e ci sono indicazioni per l’Abbazia dell’Acquafredda e per il Santuario della Madonna del Soccorso) e seguirla fin dove essa forma un incrocio a “T” (sul muro che si ha di fronte c’è un evidente cartello giallo con le indicazioni per il Santuario della Madonna del Soccorso e per il Sacro Monte). Seguire a sinistra la via San Rocco e lasciare l’auto al suo termine (m 280 circa - presso un lavatoio c’è un’area dove si può parcheggiare; altri parcheggi si trovano lungo la via Silvio Pellico). Tornati indietro si prosegue lungo la via Silvio Pellico. Al primo bivio si lascia a destra viale Libronico e si prende a sinistra la via degli Alpini seguendola fino all’inizio di una curva da cui si stacca, a destra, l’acciottolato viale Panoramico lungo il quale si sale all’Abbazia dell’Acquafredda (m 329). A sinistra del suo ingresso (cartello giallo) parte l’Antica via di San Benedetto: la strada è dapprima larga, ma quando esce dalle case si trasforma in una sorta di ampia mulattiera acciottolata che percorre il lato sinistro orografico della Val Perlana. La si segue senza alcun problema di orientamento. A m 810 circa si incontra un bivio segnalato: seguire il sentiero principale (indicazione per San Benedetto) che scende ad attraversare il torrente Perlana e risale brevemente alla radura dove sorge l’Abbazia di San Benedetto (m 815 - ore 1,45/2 da Lenno).
Il sentiero per tornare si prende al sommo della radura, dove si trova un bivio segnalato: seguire il sentiero che va a sinistra (indicazione per Ossuccio e per il Santuario della Beata Vergine del Soccorso). Il tracciato si abbassa leggermente, traversa (facile) il torrente San Benedetto che qui forma una forra stretta e suggestiva, poi prende a scendere più ripidamente; a quota 540 m circa il sentiero traversa il fondo della Val Chisoia (guado facile e spesso secco) e, divenuto quasi pianeggiante, arriva alle case di Preda (m 520), poste in bella posizione. Divenuto una stradina col fondo in cemento, scende ripidamente al sottostante santuario della Beata Vergine del Soccorso (m 419), che merita una visita. Si imbocca quindi il viale acciottolato del Sacro Monte e si scende passando davanti alle diverse cappelle. Giunti alla quarta cappella, si piega decisamente a sinistra e, passando davanti alle ultime tre, si arriva al ponte sul torrente Perlana. Una breve risalita riporta in via San Rocco, proprio dove si è lasciata la macchina (ore 1,30).
Orari di partenza e punti di ritrovo
A Tortona in piazza Milano alle 7h15, a Voghera di fronte al comando dei Vigili alle 7h30.
La distanza è di circa 150 km e ci vogliono 2h in normali condizioni di traffico.
Compattare le auto; non ci sono troppi posti in cui posteggiare.
Il punto di ritrovo, in caso di arrivo non in gruppo, è stabilito di fronte all’Abbazia dell’Acquafredda alle 10h00.
mercoledì 11 maggio 2011
Le porte di pietra 2011
Il primo ultra trail in Italia.
"Le Porte di Pietra" è un'ultratrail di 72km e 4100D+, che si svolge interamente in provincia di Alessandria, con partenza e arrivo a Cantalupo Ligure. Molti, leggendo Alessandria, pensano alla pianura o tutt'al più a collinette; "Le Porte di Pietra" si corrono invece in pieno appennino, per buona parte sul confine tra Liguria, Emilia Romagna e Lombardia.
La gara rispetta lo spirito trail e la piena autosufficienza alimentare; sono previsti punti di ristoro idrici dove sarà distribuita rigorosamente solo acqua. La gara è aperta ad atleti maggiorenni in possesso di idoneità sportiva. Alle 14:00 dello stesso giorno partirà il trail "Le Finestre di Pietra" 37km 1900D+.
L’organizzazione della gara è a carico della squadra A.S.D. Gli Orsi, con l'importante partecipazione del comune di Cantalupo, della Comunità Montana della Val Borbera. La manifestazione si avvale del patrocinio del Comune di Alessandria e della Provincia di Alessandria.
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Programma 2011
Trekking di Pietra
Per la terza volta vince Silvano Fedel con record: 7 ore e 21 minuti per percorrere 72 km con un dislivello di 4000 metri a 10 km all'ora c.a di media...
Ecco le mie foto
lunedì 9 maggio 2011
Il movimento Lento
Il Movimento Lento è un progetto culturale di itinerAria sas, il cui obiettivo è la divulgazione del viaggio lento, a piedi e in bicicletta, in Italia e all'estero, non solo come attività per il tempo libero ma come vero e proprio stile di vita.
A tale scopo stiamo rilevando con GPS una rete di itinerari in Italia e lungo le principali direttrici europee, che consentano di viaggiare con lentezza lungo percorsi il più possibile belli e sicuri. Grazie all'uso di un potente sistema informativo geografico, i percorsi vengono messi gratuitamente a disposizione dei visitatori del nostro sito, che possono costruire i loro itinerari e stampare le mappe, i road book, le tracce GPS.
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A tale scopo stiamo rilevando con GPS una rete di itinerari in Italia e lungo le principali direttrici europee, che consentano di viaggiare con lentezza lungo percorsi il più possibile belli e sicuri. Grazie all'uso di un potente sistema informativo geografico, i percorsi vengono messi gratuitamente a disposizione dei visitatori del nostro sito, che possono costruire i loro itinerari e stampare le mappe, i road book, le tracce GPS.
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lunedì 2 maggio 2011
Domenica 8 maggio 2011 a Monastero Bormida (Asti)
Il modo migliore per conoscere le colline di Monastero Bormida è quello di percorrerle a piedi in totale libertà, permettendo così allo sguardo di spaziare su paesaggi spesso non abbastanza conosciuti.
Per facilitare alcune passeggiate si sta realizzando una rete di sentieri estesa ad altri paesi dalla Comunità Montana. Gli appassionati di trekking possono programmare itinerari di qualche ora e chiunque può effettuare una breve e piacevole passeggiata.
Domenica 8 maggio è prevista un'escursione sul sentiero delle Cinque Torri attraverso i territori di Monastero Bormida, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile e Roccaverano alla scoperta delle torri e dei paesaggi della Langa Astigiana.
L'evento è organizzato dal CAI di Acqui Terme, con partenza e arrivo al castello di Monastero Bormida con merenda finale. Presso il ponte Romanico, punto di partenza dei sentieri di Santa Giulia e delle 5 Torri, è presente una piazzola adibita al parcheggio camper.
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Per facilitare alcune passeggiate si sta realizzando una rete di sentieri estesa ad altri paesi dalla Comunità Montana. Gli appassionati di trekking possono programmare itinerari di qualche ora e chiunque può effettuare una breve e piacevole passeggiata.
Domenica 8 maggio è prevista un'escursione sul sentiero delle Cinque Torri attraverso i territori di Monastero Bormida, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile e Roccaverano alla scoperta delle torri e dei paesaggi della Langa Astigiana.
L'evento è organizzato dal CAI di Acqui Terme, con partenza e arrivo al castello di Monastero Bormida con merenda finale. Presso il ponte Romanico, punto di partenza dei sentieri di Santa Giulia e delle 5 Torri, è presente una piazzola adibita al parcheggio camper.
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martedì 26 aprile 2011
30 aprile - 2 maggio: Via del Sale e del Mare
Itinerario in tre tappe per un totale di circa 66 km con partenza da Capanne di Cosola ed arrivo a Portofino, da effettuarsi nelle giornate di sabato 30 aprile, domenica 1 maggio e lunedì 2 maggio. I pernottamenti sono previsti a Caprile presso l’albergo “da Berto” ed il rifugio “al Poggio di Caprile”, a Santa Maria al Porto presso il B&B “Villa Tiffany”. A Calcinara (Uscio) presso gli alberghi Caprile e Bell’Aria ed all’occorrenza presso il B&B “Rifugio Uscio” con cena da “Bell’Aria”. Durante l’escursione ognuno dovrà pensare alla “sopravvivenza” per conto suo, con alimentazione che si riterrà opportuna in base alle proprie esigenze (le auto al seguito avranno a bordo parecchio)
Ci sarà un servizio di un’auto al seguito che si adopererà per qualsiasi eventuale necessità di soccorso e trasporterà materiale e parte del bagaglio dei partecipanti, bagaglio che dovrà essere limitato al minimo indispensabile ed inserito in una borsa di dimensioni contenute.
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Ci sarà un servizio di un’auto al seguito che si adopererà per qualsiasi eventuale necessità di soccorso e trasporterà materiale e parte del bagaglio dei partecipanti, bagaglio che dovrà essere limitato al minimo indispensabile ed inserito in una borsa di dimensioni contenute.
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venerdì 22 aprile 2011
Camminare, un gesto innovativo
I camminAttori del Movimento Lento si rimetteranno in viaggio il 26 aprile, quando partiranno da Milano in direzione di Roma per un inedito "viaggio-evento" attraverso l'Italia.
Il viaggio durerà due settimane, e si svolgerà in parte in cammino e in parte con linee di trasporto pubblico minore. L' obiettivo è ambizioso: raccontare l'Italia che innova, che eccelle, che guarda al futuro, che non si ripiega su se stessa, insomma l'Italia "che cammina".
Il format sarà quello abituale (un videodiario giornaliero racconterà la giornata di cammino), ma il tema sarà nuovo, in tutti i sensi: le interviste e i racconti riguarderanno le "buone pratiche" delle Pubbliche Amministrazioni nel settore dell'innovazione.
Sarà una sperimentazione interessante, un'applicazione "pratica" del cammino come strumento di indagine e di promozione di un tema non facile, che però può incidere in modo determinante sulla qualità della nostra vita quotidiana.
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Il viaggio durerà due settimane, e si svolgerà in parte in cammino e in parte con linee di trasporto pubblico minore. L' obiettivo è ambizioso: raccontare l'Italia che innova, che eccelle, che guarda al futuro, che non si ripiega su se stessa, insomma l'Italia "che cammina".
Il format sarà quello abituale (un videodiario giornaliero racconterà la giornata di cammino), ma il tema sarà nuovo, in tutti i sensi: le interviste e i racconti riguarderanno le "buone pratiche" delle Pubbliche Amministrazioni nel settore dell'innovazione.
Sarà una sperimentazione interessante, un'applicazione "pratica" del cammino come strumento di indagine e di promozione di un tema non facile, che però può incidere in modo determinante sulla qualità della nostra vita quotidiana.
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lunedì 18 aprile 2011
22/23/24/25 aprile 2011: Les Calanques - Marsiglia (F)
Un gioiello alle porte di Marsiglia. Tra Callelongue e Port Pin, su 20 km., splendide falesie bianche a strapiombo sul mare. Lo sguardo più disincantato non può resistere alla meraviglia di una tale armonia: l’infinito del mare e la magia delle rocce proiettate verso il cielo come picchi aguzzi o colossali fortezze. Le Calanques, queste dita di smeraldo tuffate nella roccia, si formarono 12.000 anni fa, quando il livello dell’acqua risalì ad invadere le vallate, dopo il lento riscaldamento seguito alle glaciazioni. Le condizioni di grande sole, di vento, di caldo secco hanno permesso la nascita di una flora ricca nella sua varietà, con le sue specie rare e fragili. La visita di Marsiglia, seconda città francese, completerà questi 4 giorni in Francia. Qui con una guida visiteremo questa città tra le più antiche d’Europa, con oltre 2600 anni di storia. Sotto il sobrio ordine delle sue facciate, Marsiglia ha conservato il fascino del passato. Dominata dai forti di Saint Jean e di Saint Nicolas, la veduta del canale del Vieux Port a partire dai Giardini del Faro, resta indimenticabile.
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Gruppo micologico vogherese
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Gruppo micologico vogherese
giovedì 14 aprile 2011
Domenica 17 aprile: Traversata Rocchetta Ligure – Cabella Ligure (Al)
“Boschi, radure, piccoli borghi e belle viste nei crinali fra Valle Sisola e Val Borbera”
Dislivello m 350
Difficoltà: E
Durata: 5h (incluse le soste)
Spostamenti: auto propria
Verifica: 6/3/2011
Ritrovo: Voghera: 8.30 - Tortona: 8.45
Considerando che un gruppo di macchine dovrà essere lasciato a Cabella Ligure, per il recupero delle auto a Rocchetta Ligure (ca 7km di distanza), si consiglia di avere equipaggi con diversi posti liberi.
Avvicinamento auto
Da Tortona e Voghera dirigersi a Garbagna, superata la galleria delle tane, percorrere la Val Borbera in direzione Cantalupo Ligure, superatolo tenere a destra per Rocchetta Ligure, dove si parcheggia nella piazza principale. Bar e negozio di alimentari normalmente aperti nei giorni festivi.
La distanza da Tortona è di circa 45km, percorribili in circa 50 minuti.
Verificare nella piazza di Rocchetta Ligure tutti gli equipaggi ed organizzare il trasferimento delle auto per Cabella per il recupero del ritorno.
Itinerario
Ritornato il gruppo con le auto da Cabella Ligure, indicativamente verso le 10,00, si parte.
Percorrere la via principale di Rocchetta (m 390 slm), in direzione Roccaforte, sino al bel palazzo Spinola, sede del Comune e del museo sulla Resistenza.
Prendere a sx per il piazzale della chiesa parrocchiale costeggiandola sulla sx, dove inizia uno stradello, prima in cemento e poi sterrato.
Con belle viste sulla Chiesa e Palazzo Spinola, in breve si giunge al cimitero, si prosegue sempre sulla carrareccia, con radure e viste sul crinale roccioso di puddinga Pertuso-Roccaforte e più distante il monte Tobbio, sino alla C.na Cogo (m 505 slm) (30m . h10.30)
Continuare sempre per la carrareccia di cresta, con salita sostenuta, sino a raggiugere una antenna ripetitore ( ca m 700 slm) (45m , 1h 15m, h11.15).
Si giunge ben presto al bivio di Bregni all’incrocio della carrareccia Celio-Bregni, nei pressi del quale vi è una cappelletta votiva della Madonna della Guardia.
Proseguendo sempre in cresta, su tracce di sentiero, con belle viste anche sulla dorsale fra Giarolo, Chiappo, Cavalmurone e Carmo, si giunge ad incrociare la carrareccia Cabella-Sisola, la si prende a dx, scendendo ben presto nel bel borgo di Rovello Superiore, dove ci si può rifocillare alla fontana (m 732 slm) (45m, 2h, h 12.00).
Si attraversa Rovello Superiore , tenendo la carrareccia di sx, ad un successivo bivio di scende ancora a sx sino a giungere il caratteristico borgo di Cremonte (m738 slm) (45m, 2h 45m, h12.45).
In prossimità della chiesetta di Cremonte, poco sotto la fontana, si sosta per il pranzo al sacco.
Si riparte verso le ore 14.00, prendendo lo stradello asfaltato che con belle viste su Cabella ed il Monte Ebro scende a Cabella (m 479 slm) in circa 1h. (5h, h15.00).
A Cabella si può prendere un buon caffè in uno dei bar del paese, per gli acquisti si consigliano le fagiolane (fagioli bianchi locali) in vendita nel negozio di frutta e verdura della piazza.
Ottima anche la focaccia del forno nella piazzetta che porta alla chiesa.
Si organizza quindi la partenza ed il recupero delle auto a Rocchetta.
Appennino Trekking
Dislivello m 350
Difficoltà: E
Durata: 5h (incluse le soste)
Spostamenti: auto propria
Verifica: 6/3/2011
Ritrovo: Voghera: 8.30 - Tortona: 8.45
Considerando che un gruppo di macchine dovrà essere lasciato a Cabella Ligure, per il recupero delle auto a Rocchetta Ligure (ca 7km di distanza), si consiglia di avere equipaggi con diversi posti liberi.
Avvicinamento auto
Da Tortona e Voghera dirigersi a Garbagna, superata la galleria delle tane, percorrere la Val Borbera in direzione Cantalupo Ligure, superatolo tenere a destra per Rocchetta Ligure, dove si parcheggia nella piazza principale. Bar e negozio di alimentari normalmente aperti nei giorni festivi.
La distanza da Tortona è di circa 45km, percorribili in circa 50 minuti.
Verificare nella piazza di Rocchetta Ligure tutti gli equipaggi ed organizzare il trasferimento delle auto per Cabella per il recupero del ritorno.
Itinerario
Ritornato il gruppo con le auto da Cabella Ligure, indicativamente verso le 10,00, si parte.
Percorrere la via principale di Rocchetta (m 390 slm), in direzione Roccaforte, sino al bel palazzo Spinola, sede del Comune e del museo sulla Resistenza.
Prendere a sx per il piazzale della chiesa parrocchiale costeggiandola sulla sx, dove inizia uno stradello, prima in cemento e poi sterrato.
Con belle viste sulla Chiesa e Palazzo Spinola, in breve si giunge al cimitero, si prosegue sempre sulla carrareccia, con radure e viste sul crinale roccioso di puddinga Pertuso-Roccaforte e più distante il monte Tobbio, sino alla C.na Cogo (m 505 slm) (30m . h10.30)
Continuare sempre per la carrareccia di cresta, con salita sostenuta, sino a raggiugere una antenna ripetitore ( ca m 700 slm) (45m , 1h 15m, h11.15).
Si giunge ben presto al bivio di Bregni all’incrocio della carrareccia Celio-Bregni, nei pressi del quale vi è una cappelletta votiva della Madonna della Guardia.
Proseguendo sempre in cresta, su tracce di sentiero, con belle viste anche sulla dorsale fra Giarolo, Chiappo, Cavalmurone e Carmo, si giunge ad incrociare la carrareccia Cabella-Sisola, la si prende a dx, scendendo ben presto nel bel borgo di Rovello Superiore, dove ci si può rifocillare alla fontana (m 732 slm) (45m, 2h, h 12.00).
Si attraversa Rovello Superiore , tenendo la carrareccia di sx, ad un successivo bivio di scende ancora a sx sino a giungere il caratteristico borgo di Cremonte (m738 slm) (45m, 2h 45m, h12.45).
In prossimità della chiesetta di Cremonte, poco sotto la fontana, si sosta per il pranzo al sacco.
Si riparte verso le ore 14.00, prendendo lo stradello asfaltato che con belle viste su Cabella ed il Monte Ebro scende a Cabella (m 479 slm) in circa 1h. (5h, h15.00).
A Cabella si può prendere un buon caffè in uno dei bar del paese, per gli acquisti si consigliano le fagiolane (fagioli bianchi locali) in vendita nel negozio di frutta e verdura della piazza.
Ottima anche la focaccia del forno nella piazzetta che porta alla chiesa.
Si organizza quindi la partenza ed il recupero delle auto a Rocchetta.
Appennino Trekking
martedì 12 aprile 2011
Il sentiero delle anime
La denominazione Sentér dj ‘anime ha radice etimologica nell’antica tradizione orale delle popolazioni di Traversella riferita alle misteriose incisioni rupestri che si incontrano sul sentiero che si sviluppa sul versante orografico sinistro del torrente Chiusella dalla località Roncole a Piani di Cappia.
SCARICA QUI IL DEPLIANT «IL SENTIERO DELLE ANIME (formato pdf - 2,5 Mb circa, Mozilla Firefox consigliato)
Leggenda vuole che per questo itinerario passassero le anime dei morti e che per tale motivo i pastori non potessero collocare i recinti per le greggi nelle sue immediate vicinanze al fine di evitare che gli animali venissero spaventati dal frequente transito delle anime. Altra leggenda, assai coerente con antiche abitudini, racconta che le persone anziane giunte alla fine della loro vita, dopo un lauto pranzo, si lasciassero precipitare sulle sottostanti ripe del sentiero.
Di qui la denominazione sentiero delle anime. Al di là delle leggende, che sempre hanno una radice di verità, inconfutabile è il fatto che il sentiero ha tutte le caratteristiche di una via sacra caratterizzata da una quantità di incisioni rupestri (petroglifi cruciformi) che al momento non ha eguali in tutte le Alpi.
L’emozionante percorso, riscoperto negli anni Settanta dagli studiosi Bernardo Bovis e Riccardo Petitti, è stato attrezzato nel 1985 su precisa iniziativa della Comunità Montana Valchiusella sulla base di un progetto del ricercatore Luciano Gibelli che ha curato sia la parte di rilievo delle incisioni, sia la parte storica nonché la relativa grafica delle tabelle dei siti.
giovedì 7 aprile 2011
lunedì 4 aprile 2011
Domenica 10 aprile: IL SENTIERO DELLA SALUTE
VAL DI NIZZA (PV)
Camminata eco-sportiva per il benessere psicofisico della persona
Il Sentiero della Salute nasce da una collaborazione tra il Comune di Val di Nizza (PV), l’Associazione Culturale Amici di Poggio Ferrato e l’Associazione Naturalistica La Pietra Verde. Il Sentiero della Salute si snoda lungo un tracciato ad anello di circa 3,5 km, in parte su strada asfaltata e in parte tra i boschi. Questo percorso, da eseguire a corpo libero, vuole solo essere un consiglio allo scopo di migliorare lo stato di salute psico-fisica dei frequentatori. Il Sentiero è diviso in 6 tappe che indicano ognuna un diverso tipo di esercizio. Le tappe si raggiungono, camminando o con un leggero passo di corsa, senza sforzi eccessivi, respirando profondamente per la migliore coordinazione del movimento. Si consiglia di iniziare con pochi e semplici esercizi per giungere, con il migliorare della forma fisica, a maggiori impegni.
Il tracciato verrà percorso in senso antiorario, da Molino Cassano nei pressi della sorgente di acqua solforosa si segue la strada asfaltata che conduce alla frazione di Molino Cassano incontrando le prime tappe per gli esercizi fisici, si prosegue attraversando i magnifici castagneti della Val di Nizza e si ridiscende a Molino Cassano. Nel primo pomeriggio spostamento alle sorgenti del Nizza e al castello di Verde.
A tutti i partecipanti verrà consegnata la scheda WE (Walking eco-consapevole) per la compilazione e ritirata a fine escursione per la valutazione. Questa scheda “personale” consente di valutare la condizione fisica dell’individuo alla fine del percorso ed avere un quadro generale positivo o non sull’attività che proponiamo mensilmente. Queste schede che si differenziano in Walking per tutti, Walking ecoconsapevole, Walking urbano ecc. formeranno un indispensabile strumento per stabilire come e quanto procedere nelle nuove proposte visto il grande interessamento da parte di tutti i nostri soci e simpatizzanti in questi ultimi anni.
Lunghezza complessiva dell’itinerario compresi gli spostamenti: circa 9 km
Dislivello effettivo: circa 270 m
Difficoltà: nessuna
Si consiglia: pranzo al sacco, mantellina impermeabile, scarponcini da Trekking, bastoncini, macchina fotografica.
Quota di partecipazione per i non associati € 3,00 per la copertura assicurativa
Ritrovo a Ponte Nizza (PV) presso la Piazza Municipale ore 9.00
Info: 335.5965735 - 338.5291405
La Pietra Verde
venerdì 1 aprile 2011
Sabato 2 aprile: anello dei Piani di Praglia (Ge)
Piani di Praglia (m. 830), Laghi del Gorzente (Bruno - m. 646; Lungo - m. 684), Bric di Guana (m. 964), Osservatorio (m. 910), Passo Prato Leone (m. 775), Piani di Praglia (m. 830). Sentiero naturalistico curato dal C.A.I. Sezione di Bolzaneto. Appennino Ligure. Valli dei Torrenti Verde e Gorzente. Partenza dai Piani di Praglia (Prou René) e ritorno alla stessa località. Gita escursionistica intersezionale con mezzi propri, organizzata dalla Commissione T.A.M. Liguria e dal C.A.I. di Bolzaneto.
Referente: M. Pia Turbi, F. Tuvo, C.A.I. di Bolzaneto.
Cai di Rapallo
Referente: M. Pia Turbi, F. Tuvo, C.A.I. di Bolzaneto.
Cai di Rapallo
lunedì 28 marzo 2011
Domenica 3 aprile: Pertuso - Garbagna
Traversata che partendo dalle Strette di Pertuso in Val Borbera, dopo aver toccato la frazione di Rivarossa, costeggiato il Monte Gavasa, raggiunto il Monte Barillaro ci porta a Garbagna in Val Grue. Si parte con un doppio itinerario da quota 362 m. in corrispondenza della Casa Cantoniera Le Baracche: il primo gruppo affronterà, in un bosco di querce, noccioli e castagni, la salita lungo una mulattiera che ripida in circa un’ora condurrà alla borgata di Rivarossa (mt. 738 ). Il secondo invece si cimenterà con un sentiero poco segnato e più esposto ma molto panoramico, che seguendo un crinale e successivamente deviando a sinistra ci porterà a raggiungere l’altro gruppo in località Rivarossa. Questa frazione abbandonata a metà degli anni ’50, è la più elevata del comune di Borghetto di Borbera ed è ubicata in eccezionale posizione panoramica da cui la vista spazia sull’intero territorio circostante. Le case ormai diroccate e immerse nella natura che si sta lentamente riappropriando degli antichi spazi, sorgono in ordine sparso.
In una di esse è ancora presente una macchina per sgranare le pannocchie da azionare a mano. Ancora ben conservata emerge una casa dotata di stalla, ubicata al piano terreno dell’abitazione, che, nel corso del 2006, è stata restaurata e adibita a bivacco per escursionisti. Si prosegue su una carrareccia sterrata e si arriva in breve alla chiesetta della Madonna di Rivarossa (755 m.), affrescata all’interno con decorazioni architettoniche. La sterrata prosegue con lieve pendenza lungo il crinale fino a contornare il Monte Gavasa. Proseguendo quasi in piano si arriva ai piedi del Monte Barillaro (804 m.), dove saliremo diritti per un sentierino nella boscaglia sino alla sua sommità e qui è prevista la sosta per il pranzo. Si riparte in un leggero saliscendi con brevi tratti asfaltati sino a raggiungere il Santuario Madonna del Lago, dal quale, in circa 30 minuti di discesa, si arriva a Garbagna dove troveremo (speriamo) il pulman che ci riaccompagnerà a casa.
Ritrovo: ore 7,45
Partenza: ore 8,00
presso la nostra sede lato Via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 5 escluse le soste
Difficoltà: E (escursionista)
Dislivello: 500 metri circa
Spostamento: pullman
Continua a leggere: gruppo micologico vogherese
.
In una di esse è ancora presente una macchina per sgranare le pannocchie da azionare a mano. Ancora ben conservata emerge una casa dotata di stalla, ubicata al piano terreno dell’abitazione, che, nel corso del 2006, è stata restaurata e adibita a bivacco per escursionisti. Si prosegue su una carrareccia sterrata e si arriva in breve alla chiesetta della Madonna di Rivarossa (755 m.), affrescata all’interno con decorazioni architettoniche. La sterrata prosegue con lieve pendenza lungo il crinale fino a contornare il Monte Gavasa. Proseguendo quasi in piano si arriva ai piedi del Monte Barillaro (804 m.), dove saliremo diritti per un sentierino nella boscaglia sino alla sua sommità e qui è prevista la sosta per il pranzo. Si riparte in un leggero saliscendi con brevi tratti asfaltati sino a raggiungere il Santuario Madonna del Lago, dal quale, in circa 30 minuti di discesa, si arriva a Garbagna dove troveremo (speriamo) il pulman che ci riaccompagnerà a casa.
Ritrovo: ore 7,45
Partenza: ore 8,00
presso la nostra sede lato Via Kennedy
Tempo di percorrenza: ore 5 escluse le soste
Difficoltà: E (escursionista)
Dislivello: 500 metri circa
Spostamento: pullman
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
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