giovedì 11 marzo 2010

Domenica 14 marzo: L'oasi di Mastarone (Al)

Lunghezza dell’itinerario km 7 circa

Dislivello effettivo m. 280 circa

Ritrovo a Brignano F.ta ore 8,45

Il turista che si trova a percorrere in primavera la provinciale della Val Curone, viene subito accolto dal tenero abbraccio delle sue colline che lo accompagneranno fino alle pendici dell’Appennino. Una variopinta moltitudine di colori, tra i quali spicca il rosa dei peschi in fiore, si fonde con il verde intenso dei prati mentre gli ordinati filari delle vigne che coprono i pendii ci ricordano che i nostri vini sono ormai entrati tra i grandi che fanno onore al Piemonte. Ci troviamo in un territorio che non accontenta solo gli occhi di chi lo attraversa, ma sa anche deliziare i palati più esigenti, terra di ottimi salumi, formaggi, funghi ma soprattutto residenza di “sua maestà” il tartufo, quello bianco e pregiato, tutte specialità che assieme a molte altre si possono gustare nei vari locali di buon livello a prezzi accessibili. L’escursione che proponiamo per domenica 14 marzo all’Oasi di Mastarone (AL) ci conduce in un luogo poco conosciuto, ubicato sopra le colline di Momperone a cavallo tra le valli Curone e Staffora. Mastarone m 458 s.l.m., una villa e una chiesa adagiati in un sito incantevole dove natura e tranquillità si fondono tra loro. Il proprietario di questo luogo, il Dott. Pierangelo Bergaglio ha grandi progetti per questo luogo, infatti Mastarone non è solo un’oasi naturalistica dove poter osservare varie specie di animali, ma un progetto molto più grande e articolato con l’obbiettivo di sviluppare la ricerca scientifica e naturalistica, incrementare il turismo scolastico e quello per adulti e la realizzazione di uno spazio espositivo museale per le attività di educazione ambientale.

Il percorso si svilupperà lungo i sentieri che circondano Mastarone, l’abbondante neve caduta quest’anno forse non permetterà di esplorare la zona più a Nord-Ovest e cioè verso la valle Staffora nella parte lombarda, ma se il tempo sarà clemente percorreremo la parte più a Est nel versante Piemontese.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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