giovedì 18 marzo 2010

Domenica 21 marzo: OLTREPO’ PAVESE - IL MONTE TERSO E DINTORNI

(San Antonino - Monte Terso - San Rocco - Orridi di Susella -San Antonino)


Dislivello max: 350 m

Ore totali cammino: 5h30

Difficolta': E

Trasferimento : auto propria


Luoghi e orari di partenza:

Voghera (retro caserma Vigili Urbani) : ritrovo 8h45, partenza 9h00

Tortona (P.zza Milano) : ritrovo 8h30, partenza 8h45

Parcheggio della chiesa di San Antonino : ritrovo 9h15, partenza della gita 9h30



Accesso stradale:

Arrivati a Torrazza Coste si raggiunge la piazza del campanile seguendo la segnaletica comunale indicante il centro e si prosegue a sinistra della chiesa; alla sommita’ della salita si gira a destra.
La strada passa a fianco degli Orridi di San Marcellino e si tiene sempre la destra fino a San Antonino, dove lasciamo le auto nel parcheggio a fianco della chiesa.

Descrizione della gita:

Questa escursione prosegue idealmente l’itinerario dei 3 Campanili fatto nel 2009.

Riprendiamo il sentiero dalla Chiesa di San Antonino, il terzo e ultimo campanile, con un percorso che si sviluppa in una zona poco conosciuta ma paesaggisticamente molto bella nella parte alta della Valle del Rile di Retorbido; siamo nelle colline dell’Oltrepo - dove i rilievi sono dolci, ricchi di boschi, campagne coltivate, cascine e piccoli borghi.
Dalla piazza della chiesa saliamo dolcemente godendoci il panorama ed aprendo lo sguardo sulla colline e sulla pianura sottostante.
Nelle belle giornate dai punti in quota come il monte Terso, questo e’ forse il motivo dell’origine di questo nome, si vede all’orizzonte tutta la catena delle Alpi piemontesi e lombarde.
Intorno riconosciamo il paese di Buscofa’ e la chiesa della Madonna del Monte, sopra Nazzano.
Scendiamo nel paese di Chiusani, dove in Autunno si tiene una rinomata sagra delle castagne.
Infatti risaliamo il versante opposto della valle passando fra i boschi dove ci sono piante secolari che ci confermano l’importanza di questo frutto nella storia e nell’economia locale.
Il punto di arrivo e di sosta pranzo e’ l’Oratorio di San Rocco, un edificio devozionale seicentesco recentemente recuperato.
Riprendiamo il percorso su comoda carrareccia e proseguiamo in costa alle due valli, del Rile e Val Schizzola, osservando sul percorso interessanti fenomeni di erosione della roccia.
Arriviamo a lambire dall’alto gli Orridi di Susella, affacciati sul borgo omonimo.
Il percorso di rientro aggira piu’ in basso il monte Terso, passando attraverso i boschi e si ricongiunge con quello dell’andata appena prima di San Antonino.


Descrizione del percorso:

Dalla chiesa di San Antonino (393 mt) si sale dolcemente su strada bianca e si entra poi nella boscaglia dove la pendenza e’ piu’ decisa.
Proseguiamo poi a sinistra su un tratturo per salire alla sommita’ del Monte Terso (551 mt).
A questo punto e’ passata circa 1h15 dalla partenza.
Scendiamo il versante meridionale passando a fianco dei ruderi di un cascinale (518 mt) fino a deviare a destra sulla strada asfaltata che ci porta a Chiusani (423 mt), dove ricompatteremo il gruppo e faremo una breve sosta.
Attraversato il paese si svolta nuovamente a destra su carrareccia che, passando attraverso prati e castagneti, si trasforma in sentiero e risale il versante opposto della valle.
Arriviamo all’Oratorio di San Rocco (565 mt) dopo circa 2h30 dalla partenza.
Il ritorno avviene su boschivi che lambiscono il Monte Terso.
L’ultimo tratto, attraverso campi e vigneti, si ricongiunge al percorso seguito all’andata.
Ci sono pochi segnavia, poco evidenti e mai costanti e dunque consigliamo tutti di restare sempre in contatto visivo col gruppo.

Nota importante: in caso di maltempo (inteso come pioggia battente già alla partenza), la gita sarà posticipata al giorno 28-3. Purtroppo le previsioni meteo odierne danno pioggia da Sabato Pomeriggio e per tutta la Domenica.
Il percorso è, come in buona parte dell'Oltrepo', argilloso e dunque diventa un pantano dove camminare è oltremodo faticoso, inoltre il punto sosta previsto non da possibilità di riparo.

Info: apptrek@tor.it

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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