Il misterioso sentiero verso la Sacra di San Michele
La Via Francigena e il Cammino di Santiago sono tra le strade più battute da migliaia di pellegrini che, ogni anno, compiono un viaggio per ritrovare o fortificare la propria anima. Ma c’è un percorso particolare, dimenticato per secoli, un’antica via di pellegrinaggio, con santuari disposti lungo una linea misteriosa che insegue la figura di un Arcangelo protettore e guerriero: il sentiero della Via Michelita.
La leggenda narra che a unire in un’unica traiettoria tutte le basiliche, dall’Irlanda al Sinai, oltre alla venerazione del Santo, sarebbe la Sua arma: la spada con la quale San Michele, durante la lotta contro il Diavolo, provocò una faglia invisibile ma profonda sotto la superficie terrestre, delineando il tracciato ammantato di mistero che, in seguito, sarebbe divenuto cammino di fede e luogo d’esilio di Satana, caduto negli Inferi.Tra i Santuari posti lungo questa fenditura, a protezione e guardia dal Maligno, tre luoghi rivestono un fascino particolare: Mont Saint Michel, in Francia, la Sacra di San Michele, in Val di Susa e il Santuario di Monte Sant’Angelo, nel Gargano, accomunati dalla singolarità di trovarsi alla medesima distanza (1000 km) l’uno dall’altro.Un ammonimento dell’Arcangelo ai fedeli a mantenersi nella rettitudine e non abbandonare il rispetto rigoroso delle leggi di Dio? Altra particolarità: la direttrice è in perfetto allineamento col tramonto del sole nel giorno del solstizio d’estate, ritenuto importante per riti e connessioni energetiche con la natura.
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La Via Michelita o Via Angelica
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