mercoledì 20 gennaio 2021

Ci ha lasciati Cesare Maestri, lutto nel mondo dell’alpinismo

Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita” sono le parole usate dal figlio Gian per dare la notizia della morte di Cesare Maestri.

“Il Ragno delle Dolomiti”, questo il suo soprannome, ci ha lasciati all’età di 91 anni. Nato il 2 ottobre 1929 a Trento, per oltre 40 anni ha vissuto a Madonna di Campiglio, dove aveva aperto un suo negozio.

Con Maestri se ne va un pezzo della storia dell’alpinismo. Una carriera lunga che avuto la sua più alta espressione sulle Dolomiti, dove ben presto iniziò a scalare in solitaria le pareti e le vie più difficili, diventando uno dei primi ad affrontare il sesto grado (il più alto all’epoca, negli anni 50), sia in salita che in discesa. Una passione che lo portò a realizzare oltre 3500 scalate, circa un terzo da solo.

La vita di Maestri è intrecciata non solo ai Monti Pallidi, ma anche al Cerro Torre. Una storia che comincia con l’amara esperienza del ritiro nel 1958; che continua nel 1959 con la tragedia della morte di Toni Egger e la successiva polemica sull’effettiva veridicità del successo della cima (che sarebbe stata la prima del Torre); e che culmina nel 1970 con la salita realizzata con il famoso compressore e terminata sotto il fungo di ghiaccio che forma la vetta della montagna. Una scalata anch’essa molto criticata per la modalità in cui fu portata a termine.

“L’alpinista più bravo è quello che diventa vecchio” diceva e di certo Cesare Maestri è stato tra i migliori.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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