Si parla della Russia ma su un fronte differente rispetto a quello della guerra contro l’Ucraina. Dopo 63 anni grazie al lavoro di alcuni ricercatori svizzeri, finalmente potrebbe essersi risolto il caso Dyatlov, ma di cosa si tratta? Della tragica morte di 9 studenti del Politecnico degli Urali e del loro monitore Igor Dyatlov.
Il 2 febbraio del 1959, i ragazzi decisero di attraversare in sci il monte Gora Otorten in Siberia occidentale. Morirono in maniera drammatica i corpi seminudi, congelati, con ferite sui corpi mentre in alcuni casi devastati da una forza inumana.
Un decimo componente del gruppo si salvò perché il giorno prima della partenza, rinunciò a causa di un’indisposizione. In questi anni, sulla tragedia, sono state fatte diverse ipotesi: un evento naturale fuori dal comune, azioni militari in tempi di guerra fredda, uccisione a causa degli infrasuoni che li fecero impazzire, addirittura l’incontro con il famigerato Yeti siberiano o l’aver ficcato il naso in qualcosa che non avrebbero dovuto fino alla sempre gettonata ipotesi degli alieni.
Come riportato dalle sezioni scientifiche del sito dell’Agenzia Italia, l’episodio è attribuito ad una valanga molto violenta.
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