Il guadagno infatti, a meno di non intraprendere il Cammino di Santiago o performance degne di Tom Hanks in Forrest Gump, è molto basso. Un ward – unità di misura della camminata e quindi del corrispettivo in denaro – vale 0,005 euro. Per guadagnare un ward bisogna fare 1.500 passi. Tre ward valgono 3.000 passi e con 15.000 passi si ottengono 15 ward. Il minimo per iniziare a monetizzare la camminata è 3 mila ward pagati 15 euro per i quali è necessario compiere 2.600.000 passi. Si passa poi a 30 euro per 6 mila ward e a 60 euro per 12 mila ward. Niente di più facile a patto di camminare davvero tanto. Lo smartphone, per registrare i passi, deve essere sincronizzato con Apple Salute o Google Fit che contano i passi, le calorie bruciate, i chilometri percorsi e perfino l’emissione di CO2 risparmiata e comunicano il tutto a WeWard. Non solo: alla fine di ogni sessione bisogna ricordarsi di fare lo scroll sull’app di WeWard per registrare la camminata terminata pena la perdita dell’intero monte-passi appena concluso. Nessun problema, però: un messaggio ricorderà all’utente di doverlo fare «Ricordati di aggiornare la pagina trascinando verso il basso per vedere apparire i tuoi Ward. Se ti dimentichi di premere il pulsante, purtroppo non sarai premiato».WeWard: di passo in passo
Partita in sordina in Francia WeWard si è poi diffusa in Belgio e nelle ultime settimane è arrivata prima in Spagna e poi in Italia dove sta ottenendo un ottimo successo.
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