È la terza valanga in tre giorni. Il Soccorso alpino della Guardia di
Finanza ha identificato le vittime: sono di Mezzenile (Torino) e Cellio
(Vercelli).
Aosta
Sono piemontesi i due scialpinisti morti nella tarda mattinata di oggi dopo essere stati travolti da una
valanga nella Valgrisenche, poco sotto la
vetta del Rutor. L’incidente è avvenuto a circa 3400 metri di quota,
le due vittime stavano salendo quando si è staccata la slavina che ha investiti entrambi. Con loro c’erano altre due persone, tra cui
una guida alpina, che sono rimaste illese. Le vittime sono
Franco Giuliano, 67 anni di Mezzenile (Torino) e
Pietro Gilodi, 60 anni di Cellio (Vercelli)
ex gestore del Capanna Margherita - il rifugio più alto d’Europa - e volontario del Soccorso.
Nicola Viotti, di 41 anni, guida alpina di
Alagna (Monte
Rosa), che accompagnava i due è stato indagato per omicidio colposo. Le
indagini sull’incidente sono condotte dalla guardia di finanza di
Entreves.
Sul posto, oltre gli uomini del soccorso alpino valdostano, sono intervenuti i militari della
Guardia di finanza di Entrèves. I corpi sono stati trasportati nella camera mortuaria di Courmayeurr. La Finanza indaga sull’incidente, ora
sta attendendo i testimoni
per ricostruire con precisione la dinamica e avere l’identità delle
vittime. «Le condizioni della montagna sono delicate, la neve è ancora
molto umida ed è il terzo incidente in soli tre giorni» dice Adriano
Favre, direttore del Soccorso alpino. Il pericolo è pari a 3 (marcato)
su una scala di 5 (molto forte).
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