Immersa in un paesaggio tipicamente dolomitico, caratterizzato da scenografiche cime frastagliate e torrioni, e da verdi versanti, la struttura rappresenta un possibile punto di partenza per intraprendere escursioni verso altri rifugi. Per gli appassionati di alpinismo, rappresenta un punto di riferimento per chi voglia intraprendere la via normale al monte Cridola, raggiungere cima Porton di Monfalcon o il Passo della Mauria.
La struttura
Il rifugio si sviluppa su tre piani e dispone di 7 camere, per un totale di 55 posti letto.
I lavori di costruzione della struttura furono intrapresi nel 1938 ad opera della Guida Alpina Iginio “Bianchi” Coradazzi e della sua famiglia. Sull’area sorgeva all’epoca una malga. In aiuto di Coradazzi, soprattutto col il trasporto del materiale da fondo valle, arrivarono anche alcuni volenterosi abitanti di Forni. Tale collaborazione permise anche la costruzione di una cappella votiva.
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