TRENTO. “Buon cammino alla Lessinia e al suo Parco” si conclude così la preghiera intonata dai partecipanti alla marcia contro il taglio del Parco Naturale Regionale della Lessinia che ha visto sfilare lungo i sentieri oltre 10mila persone.
Questa marcia è l’epilogo delle mobilitazioni seguite all’annuncio della giunta regionale di Luca Zaia a proposito del taglio di ampie porzioni di Parco, si parla del 18% della sua estensione per un totale di oltre 1.700 ettari, un’enormità (articoli QUI, QUI e QUI).
Secondo la giunta di Centrodestra, che gode del sostegno di cacciatori, allevatori, malgari e alcuni amministratori locali, quest’operazione si renderebbe necessaria per contrastare in particolare la proliferazione dei cinghiali, un vero flagello per l’agricoltura, una riperimetrizzazione che darebbe mano libera agli amministratori non più gravati da vincoli ambientali stringenti.
Dall’altra però ci sono le preoccupazioni del mondo ambientalista e delle opposizioni, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle su tutti che puntano il dito contro la lobby della caccia (che potrà tornare ad essere praticata) e contro i possibili danni ambientali derivanti da una cementificazione selvaggia.
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