lunedì 20 gennaio 2020

Himalaya, tragedia sfiorata per Simone Moro e Tamara Lunger

L'alpinista bergamasco Simone Moro ha avuto un incidente montano, ieri, insieme all'altoatesina Tamara Lunger, mentre i due stavano tentando la salita del Gasherbrum I e il concatenamento con il Gasherbrum II, nella catena montuosa del Karakoram, sull'Himalaya
«Senza stare a girare troppo attorno al concetto, ieri siamo arrivati veramente a un soffio da un epilogo tragico e funesto sia per me che per Tamara - racconta Moro su Facebook -. Eravamo intenzionati a passare due notti sulla montagna, raggiungere Campo 1, dormire lì e il giorno dopo dirigerci verso Campo 2. Eravamo finalmente fuori dalla cascata di ghiaccio, avevamo superato anche l'ultimo grosso crepaccio e procedevamo sul plateau sommitale. Sempre legati perché sapevamo che i crepacci erano sempre in agguato e antenne sempre dritte ma il morale alto e la soddisfazione di aver superato tutto - racconta -. Il labirinto di ghiaccio grande, ma la giornata non era finita e quello che ci aspettava terribile».
«Approcciando un crepaccio - continua l'alpinista su Fb - mi sono messo come sempre in posizione per assicurare Tamara che per prima lo ha attraversato e si è poi portata in zona di sicurezza, 20 metri oltre il crepaccio - ha proseguito l'alpinista -. Poi è venuto il mio turno e dopo una frazione di secondo, mi si è aperta una voragine sotto i piedi e sono precipitato. Tamara ha subìto uno strappo tanto violento che è letteralmente volata fino al bordo del crepaccio e io in caduta libera a testa in giù per 20 metri sbattendo schiena gambe e glutei sulle lame di ghiaccio sospese nel budello senza fine in cui continuavo a scendere. Largo non più di 50 cm, tutto buio».
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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