lunedì 9 febbraio 2009

15 FEBBRAIO 2009: LEVANTO-PUNTA MESCO-LEVANTO (SP)

Dislivello : 400 m
Ore totali cammino : 5
Difficolta' : E
Trasferimento : treno

ATTENZIONE - MOLTO IMPORTANTE PER CHI PARTE DA TORTONA - al momento, come
gia' ampiamente pubblicizzato sui vari organi di stampa, la stazione
ferroviaria di Tortona E' CHIUSA LA DOMENICA. Salvo novita' dell'ultima
ora, pertanto, chi intende partecipare alla gita dovra' procurarsi il
biglietto con adeguato anticipo

Descrizione della gita:
E' un itinerario molto panoramico che offre tanti motivi di interesse,
storici e naturalistici.
Dopo aver attraversato il centro storico di Levanto, cittadina di
antichissime origini e ricca di monumenti, saliamo per una antica
mulattiera, costeggiandooliveti e vigne; continuando il cammino
attraversiamo bei boschi di conifere per collegarsi al percorso di crinale
delle Cinque Terre.
Da questo bivio si raggiunge in breve tempo Punta Mesco, eccezionale
osservatorio su mare e territorio e dove, nelle limpide giornate
invernali, si possono vedere le isole del Tirreno e persino i monti della
Corsica.
L'escursione prosegue con una tranquilla discesa fra la tipica vegetazione
mediterranea, chiudendo l'anello sul piazzale del Castello Medioevale, da
cuiscendiamo sulla passeggiata a mare di Levanto.

Descrizione del percorso:
Scendendo dalla Stazione FS per andare a raggiungere il sentiero,
attraversiamo il centro storico di Levanto, che presenta tanti monumenti
interessanti e di differenti epoche storiche. Passiamo proprio nel
quartiere una volta interessato al traffico portuale e notiamo,
soprattutto nelle chiese, il tipico stile gotico genovese. Dalla
piazza dell'antica loggia comunale, luogo di incontro della comunita',
costeggiamo poi le mura medioevali del paese, erette nel XIII secolo, sino
alla Torre dell'Orologio.
Saliamo ora, in modo deciso all'inizio e poi piu' dolcemente, per circa 1h
e mezzo lungo una mulattiera fra gli alti muri tipicamente liguri e poi
sul sentiero(segnavia 22) che guarda da sopra la soleggiata valle del Rio
Cantarana che correparallela alla linea di costa. Ignoriamo i sentieri che
scendono, verso Levanto a destra o verso il Rio Sella a sinistra, e
attraversiamo piccole valli dal paesaggio dominato da olivi e pini
marittimi, mentre il substrato geologico e' ricco di ofioliti.
Quasi in piano arriviamo alla Colla dei Bagari dove troviamo il sentiero
di crinale 1 delle Cinque Terre che seguiremo sino all'arrivo; il punto e'
riconoscibile dalla palina di segnalazione e richiesta soccorso. Dopo una
breve sosta di riposo, ripartiamo in gruppo e camminando fra boschi di
conifere, purtroppo profondamente segnati da ripetuti incendi negli anni
scorsi, arriviamo sino a Punta Mesco (311 mt.).
Anticamente sul monte vivevano i frati Agostiniani, eremiti, che
assolvevano anche il compito di sorveglianza dalle incursioni piratesche;
restano le rovine della struttura monastica di S.Antonio abbandonata nel
1400. Da questo luogo, anche detto perche' e' stato sede di
un faro, ammiriamo uno dei panorami piu' ampi sull'orizzonte marino della
Liguria, che spazia da Portovenere sino alle Alpi Marittime. Ci fermiamo
circa 1h per il pranzo al sacco a goderci un meritato riposo al sole.
Risaliamo sino al bivio a monte dei ruderi di S.Antonio e da qui seguiamo
a sinistra la comoda mulattiera che costeggia il versante a mare.
Scendendo incontriamo splendidi aspetti di macchia mediterranea; da grandi
piante di corbezzoli ed eriche, un tempo utilizzate come radica per pipe,
a belle ed intricate leccete, a maestosipini d'Aleppo. Il sentiero si
avvicina anche alle falesie, sorvolate da gabbiani e falchi pellegrini,
che sul mare si protendono con lo Scoglio Nero, Punta Spiaggia e
Punta La Gatta. Incontriamo anche Casa Lovara, poi Casa Nuova e Case
S.Carlo, sino ad arrivare sulla strada asfaltata in prossimita' del
ristorante .
Seguendo il segnavia sul muro e sul selciato, la percorriamo per circa 500
mt riprendendo il sentiero che scende a sinistra verso Levanto fra
uliveti, vigneti e casette immerse nel verde. Arriviamo dopo circa 2h
sulla piazza del Castello Medievale da dove scendendo una scalinata
concludiamo il nostro anello sulla passeggiata a mare, dove ci potremo
godere il tramonto in attesa del treno di ritorno.


Annotazioni importanti:
Nella prima parte del percorso si consiglia di restare a contatto del
gruppo e degli accompagnatori in quanto il sentiero, pur essendo evidente,
e' poco segnalato.
Successivamente, nel tratto che va dal raccordo di crinale a Punta Mesco,
ci sono diversi alberi caduti per gli incendi. Attenzione dunque a non
inciampare, mentre si scavalcano o ci si passa sotto.

Informazioni per i trasferimenti :

ANDATA
Voghera Stazione FS: ritrovo 7h40 > partenza 8h11
Tortona Stazione FS: ritrovo 7h50 > partenza 8h22
Per chi vuole partire dalla Stazione FS di Arquata Scrivia, la coincidenza
col treno proveniente da Voghera e Tortona e' alle ore 9h13 a GE P.P. ed i
treni utilizzabili sono :
Arquata 7h46 > GE P.P. 8h22
Arquata 7h51 > GE P.P. 8h59
L'arrivo a Levanto eì' previsto per tutti alle 10h52

RITORNO
Considerati i tempi di percorrenza della gita e le soste obbligate, la
soluzione piu' comoda e' rappresentata dal treno diretto Levanto 17h46 >
Arquata S. 20h14, Tortona 20h30, Voghera 20h43

NB: Per chi volesse utilizzare la propria auto il ritrovo sara' nell'atrio
della Stazione FS di Levanto alle 11h00

Altre informazioni :
Per chi fosse interessato ad avere notizie piu' approfondite sul Parco
Nazionale o sull'Area Marina Protetta delle Cinque Terre si consiglia di
visitare il portale del Parco: www.parconazionale5terre.it

Per quanto volessero approfittare di questa gita e dedicare tempo alla
visita di questi luoghi, si ricorda che per accedere a molti sentieri ed
aree attrezzate bisogna possedere la . La si acquista
in diversi esercizi commerciali, vale da 1 a piu' giorni e permette di
usufruire di molti servizi, anche di trasporto. Il treno collega
regolarmente e con buona frequenza il territorio delle Cinque Terre; da
Levanto a La Spezia ci sono 30 minuti totali e si puo' fermare
a Monterosso, Vernazza, Coniglia, Menarola e Riomaggiore.

Nessun commento:

Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

Lettori fissi

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.

Epicuro

Archivio blog