Tra la Val Grue e la Val Curone, esiste una piccola frazione che si chiama Ciocale.
Tanti anni fa, Ciocale era un bel paese abitato da tante persone, aveva una scuola elementare, la chiesa ed anche un piccolo convento.
Oggi di quel paese, rimane solo un piccolissimo gruppo di case, qualche stalla, ed è completamente disabitato.
Gli anziani di quel luogo però, raccontano una storia che sarebbe successa tanto, tanto tempo fa, quando nelle nostre valli, imperversavano indisturbate, bande di briganti.
Vicino al paese, sopra un piccolo cucuzzolo esiste ancora una piccola chiesetta, San Selvario, la leggenda racconta che sepolto a pochi metri di profondità davanti al portale della chiesa, si trovava un forziere pieno di monete d’oro e altri tesori preziosi.
Questo racconto arrivò anche alle orecchie dei briganti e una notte, due di loro decisero di andare a cercarlo.
Era molto freddo quella notte, pioveva a dirotto ma i due briganti armati di torce, picconi e badili cominciarono lo stesso a scavare.
A un certo punto, quando si trovarono ad una profondità di circa due metri, trovarono un grande sasso quadrato, stupiti, cominciarono a battere con il manico del piccone sopra di esso, capirono subito che sotto si nascondeva qualche cosa, infatti il suono del piccone rimbombava come se oltre il sasso ci fosse un cunicolo o passaggio segreto.
Con immensa fatica, riuscirono a spostarlo e quando con la poca luce del fuoco delle torce, si abbassarono per guardare, capirono con grande stupore che il racconto non era una leggenda, ma una realtà, infatti davanti ai loro occhi si presentava un grosso forziere chiuso da un vecchio lucchetto.
Pazzi di felicità, lo portarono immediatamente in superficie, lo aprirono e rimasero completamente stupefatti, all’interno del grande forziere, si nascondevano veramente monete d’oro e oggetti preziosi, un immenso tesoro!!!
Richiusero frettolosamente e cominciarono a trasportarlo nel loro nascondiglio ma mentre lo trascinavano, il forziere diventava tanto pesante, ad ogni metro che percorrevano era sempre più pesante, finché non riuscirono più a spostarlo.
I due briganti, tentarono in tutti i modi, ma non c’era nulla da fare, non si riusciva più a muoverlo di un millimetro.
A questo punto, sconfortati, provarono a sollevarlo con i manici dei badili e con uno sforzo immenso riuscirono ad alzare anche se di poco il forziere ma mentre lo sollevarono, cominciò a rotolare giù per la sponda ripida del cucuzzolo.
I due briganti allora, si precipitarono in fondo alla valletta ai piedi della chiesa ma non riuscirono più a trovarlo e tornarono a malincuore al loro nascondiglio a mani vuote, raccontando a tutti quello che gli era capitato.
Fonte
mercoledì 4 febbraio 2009
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