venerdì 5 gennaio 2018

A.A.A. cercansi guardie per il Parco, tanta passione e zero retribuzione

La Spezia - Pochissimi e quasi tutti cacciatori. Il Parco di Montemarcello Magra Vara ha la necessità di ampliare il risicato drappello delle guardie volontarie: rimaste solo in 9, su un territorio vastissimo, in cui risultano autorizzati a cacciare quasi 300 selettori. Le guardie del Parco dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale, di salvaguardia e di tutela. Praticamente non ce ne sono. Il Parco corre ai ripari. Lo fa con un avviso pubblico, una selezione di interessati a partecipare al corso, grazie al quale si potrà rivestire l’incarico, che purtroppo non prevede benefici economici, e richiede – per contro – impegno e fatica.

Così prevede la legge, quella del 2004, sul servizio di vigilanza volontaria. Il corpo dei “guardia parco”, riveste un «ruolo strategico nell’ambito dei compiti istituzionali dell’ente, e risponde ad esigenze della collettività, relative alla legittimità, alla sicurezza, alla prevenzione e al monitoraggio del territorio». La figura riveste funzioni di polizia amministrativa.
Si tratta di pubblici ufficiali, quando sono in servizio, e hanno il compito di far osservare i regolamenti e le norme di comportamento. Devono fornire informazioni, concorrere alla protezione dell’ambiente, ma anche all’accertamento delle violazioni e ai comportamenti scorretti, applicando sanzioni amministrative pecuniarie.

Devono inoltre promuovere l’educazione ambientale, in collaborazione con il Parco, e vigilare sulle azioni di controllo faunistico, vale a dire sulle battute di quel tipo particolare di caccia che va sotto il nome di “selezione”, ma differisce di poco da quella normale. Semplicemente, a sparare sono i cacciatori che rientrano nell’elenco dei selettori.
La guardia del Parco collabora anche nelle operazioni di soccorso, in caso di calamità, e svolge servizio d’ordine, sul territorio. Deve quindi «possedere l’idoneità fisica allo svolgimento della funzione, essere predisposto al contatto umano e mantenere una condotta esemplare». Di norma, le guardie del Parco «escono in coppia, e devono garantire la loro disponibilità per una media di almeno dieci ore mensili».

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