Cristina Giordana aveva anche
discusso la tesi del suo Luca pochi giorni dopo l'incidente. "Quella
pagina era la mia isola, un piccolo rifugio senza pretese"
di ERICA DI BLASI
Luca Borgoni è morto e sua
madre non potrà più scrivere su Facebook a nome suo. Poco importa che le
fosse di sollievo, che per lei fosse un modo per farlo in qualche modo
rivivere. Facebook l'ha "bloccata" e ha trasformato il profilo di Luca,
il ragazzo torinese di 22 anni morto
scivolando sul Cervino l'8 luglio dell'anno scorso, in una pagina
commemorativa, aggiungendo un fiore blu di cui Cristina Giordana, la
madre, non sapeva nulla. Già subito dopo la tragedia Cristina aveva
fatto di tutto per "tenere vivo" il suo Luca: il 21 luglio, a meno di
due settimane dall'incidente era andata lei, all'università, a discutere la tesi di laurea in biologia che il ragazzo aveva ormai concluso, mentre in ottobre era toccato agli amici di Luca "accompagnarlo" in vetta al Dhaulagiri,
portando una sua foto sulla cima della montagna nepalese, la settima
più alta del mondo, che il giovane alpinista aveva sempre sognato di
scalare.
Poi Facebook. Sul profilo di Luca, rimasto ovviamente aperto, la mamma di Luca aveva ricominciato l'attività, rispondendo a nome suo agli amici e postando foto e messaggi. Ieri la doccia fredda, dopo la segnalazione di qualcuno: la comunicazione è arrivata a firma di un certo Matteo, niente cognome. Poche righe per sottolineare, oltre alle condoglianze, che il regolamento va rispettato: "Mi unisco al dolore tuo e dei tuoi cari. Speriamo che le persone che amano Luca troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lui e la sua vita". Ma per la mamma di Luca è stato un dolore non da poco. Quei post erano, spiega, "un modo per farlo vivere ancora e per tenermi in contatto con i suoi amici". La sua storia aveva commosso tutto il web. Ora quella piccola possibilità che la donna aveva per far sì che Luca non era fosse solo "una memoria, ma una parte di me", è sfumata.
Poi Facebook. Sul profilo di Luca, rimasto ovviamente aperto, la mamma di Luca aveva ricominciato l'attività, rispondendo a nome suo agli amici e postando foto e messaggi. Ieri la doccia fredda, dopo la segnalazione di qualcuno: la comunicazione è arrivata a firma di un certo Matteo, niente cognome. Poche righe per sottolineare, oltre alle condoglianze, che il regolamento va rispettato: "Mi unisco al dolore tuo e dei tuoi cari. Speriamo che le persone che amano Luca troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lui e la sua vita". Ma per la mamma di Luca è stato un dolore non da poco. Quei post erano, spiega, "un modo per farlo vivere ancora e per tenermi in contatto con i suoi amici". La sua storia aveva commosso tutto il web. Ora quella piccola possibilità che la donna aveva per far sì che Luca non era fosse solo "una memoria, ma una parte di me", è sfumata.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento