Il 60enne sarà operato lunedì. È ricoverato al Parini di Aosta da metà febbraio, dopo aver partecipato alla Yukon Artic Ultra in Canada ed essere sopravvissuto per 14 ore con temperature tra i 40 e i 50 gradi sottozero
Roberto Zanda, 60 anni, ricoverato al Parini di Aosta. Ansa |
Roberto "massiccione" Zanda sarà operato lunedì. L’ultrarunner sardo, 60 anni, che durante una maratona estrema in Canada ha riportato il congelamento degli arti superiori e inferiori,
subirà l'amputazione di entrambi i piedi, della mano destra e di parte
di quella sinistra. Operazione inevitabile secondo i medici
dell’ospedale Parini di Aosta, dove è ricoverato dal suo arrivo in
Italia, a metà febbraio.
L'ultramaratona —
Zanda aveva partecipato alla Yukon Artic Ultra, l’ultramaratona in
solitaria, la più fredda e dura al mondo. Una competizione estrema,
durante la quale l’atleta si era allontanato dalla slitta dotata di Gps
ed era finito in un fossato di neve alta fino all’ombelico. Bloccato e
impossibilitato a dare l’allarme, è sopravvissuto 14 ore nella foresta
canadese con temperature fra i 40 ed i 50 gradi sottozero. È entrato in
ipotermia e ha rischiato di morire assiderato. Ritrovato dai soccorsi e
riportato in Italia, è stato subito ricoverato ad Aosta, dove i medici
hanno confermato il congelamento di 4/5 grado a mani e piedi.
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