martedì 21 aprile 2020

Coronavirus, bloccato dall'epidemia in un bosco: "Il mio viaggio si è trasformato in una 'quarantenda'"

Zaino in spalla e pochi soldi in tasca, per dieci mesi Nazario Nesta ha percorso a piedi oltre settemila chilometri prima di ritrovarsi bloccato in Lombardia a causa dell'emergenza coronavirus. Lasciato il lavoro da macellaio, il 28enne era partito il 19 maggio 2019 da San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia, dove sarebbe dovuto rientrare una volta completato il giro dell'Italia. Oggi si trova in 'quarantenda', come la chiama lui, in un boschetto alle porte di Chiuro (Sondrio) e grazie ai rami realizza tutto ciò di cui ha bisogno. Per il resto c'è la generosità di chi lo incontra e dei suoi follower sui social, dove condivide il diario del suo progetto 'disegnando l'Italia'. Nell'attesa di rimettersi in cammino l'unica cosa che è cambiata è il nome del viaggio, ironicamente ribattezzato "Resto fermo in Italia".

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

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