martedì 7 aprile 2020

Incidenti in montagna: 2019 anno record, oltre 10 mila i soccorsi

Rispetto al 2018 aumentati del 7.1% gli interventi del Cnsas. Tra le cause d’incidente, quasi la metà riguardano le escursioni estive in quota, un terzo ha necessitato dell’impiego di elicotteri


E’ stato un anno record per il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas): sono infatti stati oltre 10 mila gli interventi compiuti dagli oltre 41 mila soccorritori dislocati in tutta Italia, con un incremento del 7,1% rispetto al 2018. Il motivo, a detta del presidente nazionale Maurizio Dellantonio, sarebbe da ricercarsi nella «più intensa frequentazione delle montagne italiane», assieme a un’«estate particolarmente mite».
La maggior parte (75%) delle missioni sono state effettuate in terreno montano, impervio e ostile; quasi un terzo (3169) hanno necessitato dell’impiego di elicotteri. Prevalentemente i soccorsi hanno riguardato persone ferite (61.4%), ma ci sono state anche 950 ricerche di persone disperse, 280 interventi di Protezione civile, 164 incidenti stradali, 42 valanghe, 30 soccorsi in forra, 10 nelle grotte e 2 operazioni per l'evacuazione di impianti a fune. Si registra un leggero calo dei morti in montagna, passati dal 458 nel 2018 a 446 nel 2019 (il 4,4% del totale).
Il 77% delle operazioni di soccorso ha riguardato infortunati italiani, il 7% tedeschi, il 2.3% francesi, l’1% austriaci, lo 0.5% svizzeri. Un residuo 8.8% ha riguardato vittime provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea, mentre il 3.4% da nazioni extra europee.
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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