lunedì 27 aprile 2020

IL CAMMINO DELLA LINEA GOTICA

Il Cammino della Linea Gotica è una proposta che vuol combinare il piacere dell’attività sportiva nella natura con il desiderio di conoscere meglio un passato che rappresenta, seppur tragicamente, il crogiolo di quei, comportamenti, idee e valori da cui è nata la Costituzione  italiana.  Se da un lato, dunque, c’è il gusto di camminare in mezzo al verde, su sentieri, mulattiere, carrarecce (e brevi tratti di provinciali poco trafficate), dall’altra – riprendendo l’invito di Piero Calamandrei (“Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo in cui è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani”), è da considerarsi per l’appunto un pellegrinaggio laico, votato a quella religione civile che in Italia, purtroppo, non è stata mai coltivata a sufficienza.  Per questo il Cammino tocca tanto il cuore della Linea Gotica (dove furono costruite le fortificazioni e si scontrarono Tedeschi ed Alleati), quanto i luoghi delle distruzioni e delle stragi e, non ultimo, i luoghi in cui donne e uomini della Resistenza, spesso sacrificando la vita, lottarono contro gli occupanti e – riscattando la vergogna dell’Italia fascista – gettarono le basi morali dell’Italia repubblicana.  Non può essere dimenticato: la democrazia di cui godiamo oggi è nata qui, dalla tenacia di chi ha resistito alla barbarie e ha contribuito a far trionfare i valori della giustizia, della libertà, dell’uguaglianza.

La Linea Gotica interessò un’estesa fascia di territorio (larga dai 15 ai 40 km); al suo interno è  certo possibile individuare più di una traccia di cammino. Quella qui proposta è stata scelta tenendo conto di tre esigenze: 1) delineare un percorso che si possa definire “cammino” nel senso proprio del termine, dunque accessibile a tutti; 2) toccare il maggior numero possibile di luoghi significativi rispetto al tema; 3) agganciare località utili in termini di presenza di strutture di accoglienza, per consentire un frazionamento adatto a tutti (ove possibile, posti tappa sono i paesi, con varie soluzioni di accoglienza; per alcune tappe però è inevitabile riferirsi a una sola struttura. In questi casi è d’obbligo contattare i gestori, assicurandosi che sia aperto e vi sia posto).        
   Come riferimento cartografico generale, si ricorda i due fondamentali siti della Rete Escursionistica della Toscana: e della Rete escursionistica dell’Emilia Romagna:  vi si trova l’intera sentieristica delle due regioni. Come carte specifiche si rinvia invece prioritariamente a quelle delle edizioni Kompass e Multigraphic (disponibili in cartaceo e in digitale).  
   Tappe e indicazioni di tempi di marcia sono orientative: in linea di massima tengono conto del passo anche di chi non è particolarmente allenato, per cui esiste la possibilità di accorpamenti, ma – al limite – anche di ulteriore frammentazione, specie qualora si desideri approfondire la visita di alcuni luoghi.  
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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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