Nel maggio 2021 il Denali, la vetta più alta del Nord America, era stata teatro di una particolare vicenda di soccorso. Un medico statunitense, il dottor Jason Lance, aveva richiesto l’invio di un elicottero in alta quota per soccorrere alcuni alpinisti colpiti da ipotermia in fase di discesa. In realtà, sulle pendici del Denali, nessuno in quel frangente avrebbe manifestato una simile sintomatologia. Semplicemente il dottor Lance, radiologo dello Utah, non aveva molta voglia di scendere a piedi. Una “bugia” per la quale il medico è stato accusato di reato federale.
Una vicenda frutto di egoismo
Un riassunto che semplifica una dinamica alquanto complessa: Lance aveva infatti effettuato, prima della chiamata incriminata, una prima richiesta di soccorso a seguito della caduta di un alpinista, effettivamente in preda al mal di montagna. Pensando probabilmente di poter sfruttare l’occasione per una discesa agevolata, aveva inviato durante tali soccorsi un secondo messaggio via satellitare, richiedendo una evacuazione per se stesso e il manipolo di alpinisti con cui si trovava nella zona del Denali Pass (5500 m), in quanto “Bloccati senza equipaggiamento dopo la caduta dell’alpinista”.
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