Mentre le due alpiniste marsicane scendevano dal Velino, cinque o seicento chilometri in linea d’aria più a nord un camminatore famoso usciva da casa in Val Camonica. Franco Michieli, ideatore di trekking, scrittore, garante di Mountain Wilderness, vive a Bienno, ai piedi dei contrafforti dell’Adamello. “Ho affrontato direttamente i pendii sopra a casa, salendo poi per un canalone inciso dalle valanghe” racconta Franco. “Dalla cima del Monte Alta Guardia, 2226 metri, ho continuato per cresta con altri saliscendi. Quando sono tornato a casa avevo nelle gambe 2100 metri di dislivello. E la sera ho aggiunto una lunga camminata con il cane”.
Lunedì 4 maggio, il primo giorno dell’annunciata (e temuta) Fase 2, è stato un momento importante per gli escursionisti e gli alpinisti italiani. Molti, proprio quel giorno, sono dovuti tornare in ufficio o in fabbrica. Tanti altri hanno continuato a lavorare in aziende aperte anche nei giorni precedenti, o con il telelavoro. Chi ha potuto, e sono stati in migliaia, ha approfittato della giornata di primavera e delle nuove regole per camminare o scalare. La festa è proseguita anche martedì 5. Non è stato un assalto, ma un ritorno responsabile e ordinato.
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