Marco Bo, esperto di alimentazione naturale e guida ambientale escursionistica, inizia con questo articolo la sua collaborazione con il Movimento Lento
Questo è il primo post della rubrica che curerò per il Movimento Lento, in cui cercherò di aiutarvi a comprendere come nutrirvi in modo corretto per vivere al meglio l’esperienza del cammino.
Sono da sempre un amante della natura, da più di 20 anni consulente nutrizionale e operatore olistico specializzato in alimentazione naturale, e in tempi più recenti sono diventato guida ambientale escursionistica.
Come viandante e appassionato di trekking, negli anni ho avuto modo di notare come il modo con cui mi nutro possa condizionare il livello energetico e la disponibilità di nutrienti del mio organismo e di conseguenza la mia tenuta psicofisica durante e dopo le escursioni.
Escursioni di molti chilometri, magari anche con notevole dislivello, oppure cammini di più giorni mettono infatti alla prova l’organismo, consumando notevoli quantità di liquidi, energia e di principi nutritivi, e producendo acidi e tossine.
Ognuno di noi come camminatore ha quindi bisogno di:
- recuperare le energie, i liquidi ed i principi nutritivi persi durante l’escursione,
- non appesantire la digestione
- mantenere la funzionalità intestinale regolare, per espellere le tossine prodotte dall’attività fisica.
- ridurre e neutralizzare gli acidi prodotti dall’organismo
Alle prime esperienze di escursioni, molti anni fa, ho vissuto diverse difficoltà fisiche come dolori, crampi, calo di energia, senso di stanchezza e spossatezza con sensazioni di “non farcela”, eccessiva sete, digestione lenta e stitichezza, voglia di abbandonare.
Negli anni di pratica ho quindi scoperto come sia possibile prevenire ed affrontare questi comuni disagi, correggendo il mio modo di alimentarmi e fornendo così al mio corpo tutte le sostanze di cui ha bisogno.
Il fabbisogno idrico, calorico e nutrizionale dell’organismo cambia molto tra la vita ordinaria, fatta di casa e ufficio, e le giornate di escursione, anche perché di solito il camminatore non è un atleta che si allena quotidianamente.
In questa rubrica ti fornirò quindi delle semplici e chiare conoscenze ed esperienze che ho fatto in oltre 25 anni come consulente alimentare ed appassionato di escursionismo.
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