É stato un weekend senza respiro per le squadre di soccorso quello appena trascorso. Redigere una lista degli interventi condotti su Alpi e Appennini comporterebbe la stesura di un compendio. Numeri inevitabili di fronte al crescere delle presenze in quota che, come evidenziava pochi giorni fa il Presidente del Soccorso Alpino abruzzese in occasione dell’arrivo dell’antenna RECCO in Appennino, è un riflesso “dell’aumento dell’appeal della montagna” e “la dimostrazione che dobbiamo continuare a diffondere la cultura della prevenzione“. Un compito cui puntiamo anche noi nel nostro piccolo, raccontandovi settimanalmente alcuni degli incidenti occorsi, perché siano spunto per riflettere su rischi, errori, fatalità.
Malori, perdita dell’orientamento, cadute su sentiero, incidenti in parete e ferrata, impossibilità di tornare a valle a causa del maltempo. Questa la panoramica delle principali tipologie di intervento del fine settimana che ci siamo lasciati alle spalle. In molti casi si è trattato di storie a lieto fine. Purtroppo non sono mancate le vittime. Partiamo proprio dalla cronaca nera per poi procedere ad analizzare alcuni degli interventi più impegnativi.
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