Sta destando scalpore la vicenda di un climber statunitense accusato di aver danneggiato antichi petroglifi risalenti alla civiltà precolombiana dei Fremont, chiodando una via nell’area della Sunshine Wall, poco a Nord dell’Arches National Park nello Utah. A scoprire il danneggiamento un secondo climber, Darrin Reay, recatosi nelle scorse settimane alla Sunshine Wall. Il racconto della scoperta dei chiodi, rimossi prontamente da Reay, è stato diffuso sui social dall’amico Stewart M. Green, scrittore e storico di Colorado Springs, considerato una sorta di autorità nel campo dell’arrampicata americana.
Il racconto di Green
“Il mio amico Darrin Reay mi ha chiamato nel pomeriggio mentre tornava a Grand Junction dopo una settimana nella zona di Moab. Darrin aveva notizie decisamente allarmarti da fornirmi. Mentre era impegnato a esplorare e arrampicare nei dintorni delle Sunshine Slabs, poco a Nord dell’Arches National Park, ha trovato 3 nuove vie chiodate su 70 piedi (circa 21 m) di parete sopra l’area del campeggio, che attraversavano un favoloso tratto di petroglifi in stile Fremont. I chiodi erano piantati accanto ai petroglifi. Cosa che è ovviamente illegale.
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