Il Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano ha introdotto una serie di divieti a tutela della Pietra di Bismantova, l’iconico massiccio roccioso a forma di nave che si innalza nel comune di Castelnovo ne’ Monti, sull’Appennino Reggiano.
Una pietra cantata da Dante nella Divina Commedia, che rappresenta il residuo di una ben più estesa placca arenacea la cui origine risale al Miocene (15 milioni di anni fa circa) in parte smantellata nei millenni in quanto interessata da faglie e fratture, e plasmata dall’erosione millenaria. Suggestiva allo sguardo ma anche importante dal punto di vista naturalistico per la ricchezza di biodiversità che caratterizza l’area, in un succedersi di ambienti differenti. Un paesaggio che ha acquisito nel tempo un valore identitario per le genti d’Appennino.
I nuovi divieti
Allo scopo di preservare l’habitat e garantire una fruizione sicura della Pietra, il Parco ha di recente vietato sulla sommità (1041 m) lo svolgimento di sport estremi e l’accesso con mezzi, siano essi a motore (divieto già in vigore da tempo) o mountain bike e e-bike. A breve sarà posizionati i cartelli di divieto.
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