giovedì 22 aprile 2021

Earth Day 2021. Quanto è cambiata la Terra in 40 anni?

“Restore our Planet”, questo il tema dell’Earth Day 2021. Una Giornata Mondiale della Terra in cui veniamo invitati a riflettere sugli errori, piccoli e grandi, della nostra quotidianità e della storia moderna, per assicurare un futuro migliore al Pianeta. Un futuro che guarda al passato, come ben evidenzia la scelta del verbo “restore”, con il significato di ripristinare, riportare la Terra al suo splendore. Una utopia? Forse un po’ lo è. Forse abbiamo raggiunto un punto di non ritorno nella alterazione di ecosistemi e equilibri, come dimostrano i recenti studi sui ghiacci antartici ad esempio, ma non per questo è il caso di arrendersi di fronte all’avanzata dei cambiamenti climatici. Il freno si può azionare, ma bisogna farlo tutti insieme.

La tormentata storia dell’Earth Day

L’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, viene istituita negli USA nel 1970 grazie all’impegno di due personaggi: l’ambientalista e pacifista John McConnell e il senatore del Wisconsin Gaylord Nelson.

McConnell nel corso della Conferenza dell’UNESCO a San Francisco del 1969 propose di dedicare una giornata alla celebrazione della vita e della bellezza della Terra e alla promozione della pace. Idea ben accolta che portò alla sottoscrizione di un documento ufficiale firmato da 36 leader mondiali, che riconosceva la nascita della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day). La prima celebrazione si tenne il 21 marzo 1970, in occasione dell’equinozio di primavera. Una ricorrenza che è diventata una cerimonia propria del quartier generale delle Nazione Unite a New York, dove ancora oggi si suona la Campana della pace nel momento esatto dell’equinozio dell’emisfero settentrionale.

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Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.

Immanuel Kant

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